Licia Ronzulli sul caso Sangiuliano: potremmo scrivere un libro e chiamarlo volgarmente ‘Fattore F’
Tanti grandi uomini politici o di potere si sono rovinati per le donne.

Tanti grandi uomini politici o di potere si sono rovinati per le donne.

Sangiuliano non è né il primo né mi sembra l’ultimo. Siamo stati abituati a vederne tanti: Clinton, Mitterrand, Hollande e in casa nostra potremmo aprire grandi capitoli”. Così la capogruppo al Senato di Forza Italia, Licia Ronzulli, sulla questione Sangiuliano. “Dividerei la questione umana da quella politica. Sul piano umano, anche da donna mi sento di dare la mia solidarietà alla vittima principale di questo affaire, che è la moglie di Sangiuliano, costretta a vedere tutti i suoi affari personali esposti al pubblico e alla nazione. Sul piano umano, Sangiuliano ha chiarito, ha detto la verità, ha detto che ha avuto una relazione. Sul piano politico, ha spiegato che non c’è stato peculato, che non sono state utilizzate informazioni classificate riservate, quindi secondo me vengono a cadere gli elementi che potrebbero determinare le dimissioni“, ha aggiunto.

Ronzulli nella sua spiegazione, però, dimentica (o forse è meglio dire “omette”?) di citare Silvio Berlusconi la cui carriera politica è spesso stata travolta da scandali riguardanti donne. Uno tra tutti quello delle cosiddette Olgettine nel quale la stessa capogruppo di Forza Italia è stata coinvolta. Sì perché proprio Ronzulli, secondo quanto emerso dalle inchieste, partecipava all’organizzazione delle “cene eleganti” di Villa Certosa, predisponendo spostamenti aerei e “smistando” le ospiti nei bungalow.

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