Luckin Coffee VS Starbucks: Il Caso

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starbucksRecentemente un noto brand di caffè, dalle caratteristiche sfumature blu, ha fatto ingresso nel mercato cinese acquistando una notevole fetta di mercato. I cosiddetti “colletti bianchi”, che vivono nelle città di Prima e Seconda Fascia, conoscono ormai a menadito questo brand emergente, che si presenta con un nome raffinato: Luckin Coffee, in cinese Rui Xing. Ad oggi, mentre le persone gustano una buona tazza di  caffè Luckin Coffee, sono stati inaugurati piu’ di 500 locali in 13 diverse citta’.

Tuttavia, cio’ che maggiormente stupisce di questo brand e’  che il 15 maggio 2018, Luckin Coffee ha pubblicato una lettera destinata a Starbucks, accusando la societa’ americana di aver posto in essere pratiche anticoncorrenziali. Nella lettera aperta, sono stati descritti alcuni dei problemi che Luckin Coffee ha dovuto fronteggiare nel corso della propria crescita commerciale:

1) Starbucks ha stipulato con alcune società immobiliari clausole di esclusività che impediscono alle stesse di affittare locali liberi a  Luckin Coffee;

2) Starbucks, avendo molti fornitori in comune con Luckin Coffee, invita questi a scegliere tra le due societa’. Inoltre, molti fornitori di macchinari, imballaggi e prodotti alimentari sostengono che Starbucks abbia chiesto loro di non rifornire piu’ Luckin Coffee e che, per tale ragione, questi hanno notificato a Luckin Coffee la risoluzione anticipata dei contratti di fornitura.

Luckin Coffee sostiene che i comportamenti adottati da Starbucks abbiano conseguenze non solo sulla normale operativita’ di Luckin Coffee, ma anche sulla libera concorrenza. Pare infatti che i summenzionati comportamenti di Starbucks violino gli Articoli 14 e 17 della Legge Anti-Monopolio della R.P.C.

Luckin Coffee si e’ quindi rivolta ad uno Studio Legale affinche’ sottoponga la situazione all’attenzione dell’ Autorità garante per la concorrenza in Cina e proceda legalmente contro Starbucks.

L’avvocato di Luckin Coffee afferma che i dati risultanti dai sondaggi condotti da un ente autorevole quale l’Euromonitor International attestino come Starbucks detenga una quota di mercato pari al 58.6% del mercato cinese per i servizi relativi al caffe’, trovandosi quindi in una posizione dominante. L’Articolo 14 della Legge Anti-Monopolio della R.P.C. dispone che un operatore con posizione dominante nel mercato non puo’ stipulare contratti commerciali di acquisto contenenti clausole di esclusivita’, mentre l’Articolo 17 della stessa legge dispone che chi e’ in posizione dominante nel mercato non puo’, senza giusta causa, fare in modo che la controparte non abbia relazioni commerciali con parti terze. L’avvocato sostiene inoltre che Starbucks abbia raggiunto una posizione di monopolio all’interno del mercato del caffe’.

L’atto di citazione e’ stato depositato, spetta ora alla Corte definire la controversia nel merito.

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