Lunga trattativa conclusa tra Intesa Sanpaolo e Bper per la cessione di 486 filiali e 134 punti operativi
Una lunga trattativa che si è conclusa nelle scorse settimane con Intesa Sanpaolo chiamata dall'Antitrust a cedere su tutto il territorio nazionale 486 filiali e 134 punti operativi a Bper Banca, nell'ambito dell'acquisizione di Ubi.
Intesa Sanpaolo

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Una lunga trattativa che si è conclusa nelle scorse settimane con Intesa Sanpaolo chiamata dall’Antitrust a cedere su tutto il territorio nazionale 486 filiali e 134 punti operativi a Bper Banca, nell’ambito dell’acquisizione di Ubi. La situazione che si è determinare, con riferimento diretto alle Marche, è stata affrontata nel corso di un incontro in videoconferenza tra il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, e le rappresentanze sindacali dei bancari (Fabi, Firsi – Cisl, Filca – Cgil, Uilca, Unisin).

Nelle Marche a essere interessate direttamente al passaggio di proprietà sono 117 strutture (75 filiali e 42 punti operativi), di cui 39 in provincia di Ancona, 10 in quella di Ascoli Piceno; a seguire 13, 23 e 32 rispettivamente per quelle di Fermo, Macerata e Pesaro.

“Le preoccupazioni espresse riguardano non solo il mantenimento dei livelli occupazionali, – spiega la Regione – ma anche la salvaguardia delle professionalità e il rapporto che il nuovo sistema bancario instaurerà con la realtà economica marchigiana, fino ad oggi abituata ad interagire con strutture di differenti dimensioni e già duramente provata da quanto accaduto negli ultimi anni, a partire dal terremoto fino all’emergenza pandemica. Evidenziata la necessità, essendo in essere tutti gli strumenti più idonei, di prevedere un polo direzionale per l’Italia centrale”.

“E’ evidente che eserciteremo – sottolinea il presidente Latini – un monitoraggio costante per quanto riguarda l’evolvere della situazione. Come convenuto nel corso dell’incontro, scriveremo una lettera a Intesa Sanpaolo, Bper e Banca d’Italia per rappresentare le problematiche salienti e l’intenzione è anche quella di avviare un’interlocuzione con la Regione per la concretizzazione di uno specifico protocollo d’intesa”.

Obiettivo dichiarato dal presidente è anche quello di evitare che: “questo passaggio vada ad interferire con la capacità d’interazione del mondo economico e non determini difficoltà per quanto riguarda il tessuto sociale, che ha delle caratteristiche specifiche con affidamenti di media consistenza”.

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