Salle prime statistiche elaborate da Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring, risulta infatti per il 2016 un volume d’affari complessivo (turnover) di oltre 200 miliardi di euro, con un incremento del 9,53% rispetto al 2015.
Rispetto alle previsioni già positive formulate dagli operatori del settore nel corso dei i sondaggi svolti nell’ultimo trimestre 2016, il dato finale ha quasi raddoppiato la stima.
“Si conferma il ruolo fondamentale del factoring, un business che rappresenta circa il 12% del Pil, -afferma il Segretario Generale di Assifact Alessandro Carretta – nel sostegno finanziario alle imprese italiane protagoniste del ritorno al segno positivo della crescita economica”.
Dati in migliaia di euro | Dati al 31/12/16 | Var. % rispetto 31/12/15 |
Turnover Cumulativo | 202.402.830 | +9,53% |
Outstanding | 61.009.983 | +6,12% |
Anticipi e corrispettivi pagati | 49.703.046 | +8,43% |
Fonte: Assifact. Statistiche al 31 dicembre 2016
Le elaborazioni statistiche di Assifact segnalano in aumento tutti i valori che misurano la forza del mercato del factoring: al 31 dicembre 2016 l’ammontare dei crediti in essere (outstanding) fa registrare un +6,12% rispetto a 12 mesi prima e i corrispettivi erogati alle imprese un +8,43%.
La forte crescita del factoring nel 2016 è avvenuta senza compromettere i livelli di sofferenze e di crediti deteriorati, che sono rimasti contenuti e molto più bassi rispetto ad altre forme di finanziamento alle imprese. In particolare, la quota di sofferenze, calcolata rispetto al totale lordo delle esposizioni per factoring, è pari al 3,20%, sostanzialmente in linea con l’anno precedente; mentre la percentuale di crediti deteriorati, pari al 6,67%, è addirittura inferiore al 2015.