Molte ombre per il Codacons nella relazione del Garante per la sorveglianza dei prezzi del carburante
Per il Garante va tutto bene sul fronte dei prezzi del carburante, tuttavia la sua relazione non chiarisce un mistero tutto italiano: perché i listini di benzina e gasolio si impennano puntualmente in occasione di ogni esodo degli italiani.
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Per il Garante va tutto bene sul fronte dei prezzi del carburante, tuttavia la sua relazione non chiarisce un mistero tutto italiano: perché i listini di benzina e gasolio si impennano puntualmente in occasione di ogni esodo degli italiani. Esattamente ciò che ripetiamo da più di 10 anni, chiedendo di ridurre il peso eccessivo delle tasse su benzina e gasolio e che, utilizzando gli automobilisti come bancomat, garantiscono allo Stato miliardi di euro annui di entrate. 

“Crediamo sarebbe meglio che la funzione di Garante dei prezzi venisse svolta in Italia a turno dalle associazioni dei consumatori del Cncu, figure indipendenti dal Governo e dalla politica che da anni affrontano tematiche come quella del caro-benzina e conoscono in modo approfondito le criticità che assillano gli utenti”, Afferma Carlo Rienzi di Codacons. 

Per Assoutenti i dati emersi dal monitoraggio condotto dal Garante per la sorveglianza dei prezzi confermano in pieno come il problema dei carburanti in Italia sia la tassazione eccessiva che pesa su benzina e gasolio. “Non convince tuttavia la tesi del Garante in merito all’allineamento dei prezzi benzina-petrolio in Italia, in quanto la speculazione potrebbe annidarsi a livello europeo e internazionale, derivante anche dai conflitti in atto: più di una volta nell’ultimo anno, come accaduto puntualmente anche negli anni passati, i listini alla pompa sono saliti pur in presenza di un calo del petrolio, e specie in concomitanza con i periodi di partenza degli italiani, a dimostrazione dell’esistenza di fenomeni speculativi che il Garante farebbe bene ad approfondire”, ha sottolineato il presidente Furio Truzzi.

“Di fronte a questi dati chiediamo al Governo di utilizzare gli extra-gettito sui carburanti per intervenire sulle accise su benzina e gasolio, perché anche un taglio di appena 10 centesimi di euro determinerebbe, considerata anche l’Iva, un risparmio diretto di oltre 6 euro a pieno, più di 146 euro all’anno ad automobile, e farebbe scendere i prezzi dei prodotti trasportati”, ha concluso il presidente di Assoutenti.

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