Qualità degli asset in deterioramento e ristretto accesso al mercato per il finanziamento: «restano evidenti» le difficoltà per il sistema bancario italiano. È quanto rileva l’agenzia di rating Moody’s (che ieri ha declassato la Francia dal giudizio Tripla A), evidenziando che la situazione è peggiorata nel corso del 2012 e che questo trend sembra destinato a continuare.

Nel rapporto Banking System Outlook l’agenzia di rating statunitense indica che l’outlook del sistema bancario italiano «rimane negativo». Secondo il rapporto il perdurare di un contesto problematico per gli istituti, l’ulteriore rapido deterioramento della qualità degli asset, la scarsa redditività e un limitato accesso al mercato del credito, la cui normalizzazione «non è probabile» nel periodo preso in considerazione, contribuiscono a rendere lo scenario fosco per il settore.

L’agenzia, si legge in un comunicato, ha notato un intensificarsi di questi fattori negativi nel 2012 e prevede che il trend proseguirà. «Sebbene le banche abbiano rafforzato le posizioni patrimoniali, i livelli di capitale rimangono vulnerabili e al di sotto di quelli degli altri grandi sistemi bancari europei», si legge nella nota in cui si precisa che «la combinazione di sviluppi negativi prolungati, alcuni dei quali oltre le precedenti previsioni di Moody’s, e il continuo rischio di frenata, determinano l’outlook negativo e la pressione sul sistema bancario italiano».

In un contesto in cui «le condizioni operative sono difficili e probabilmente resteranno problematiche per 12-18 mesi» e il Pil italiano si dovrebbe contrarre tra il 2 e il 3% nel 2012 e attestare tra -1% e 0 nel 2013 (come si leggeva nell’aggiornamento del «Global Macro-Risk Outlook 2012-14»), «la qualità degli asset delle banche continuerà a deteriorarsi nel periodo considerato rispetto a livelli già deboli».