Mutuo a tasso fisso sarà ancora a lungo così conveniente?
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Possiamo immaginare che buona parte dei tassi variabili messi sul mercato per l’accensione di un mutuo restino sotto l’ 1%?

In entrambi i casi la risposta è sì. E una spinta decisiva verso questo nuovo Eldorado per l’accensione del mutuo immobiliare l’ ha fornita Mario Draghi quando ha ribadito che i tassi resteranno bassi ancora per un lungo periodo. Ciò significa che già oggi le migliori banche offrono prodotti intorno a quelle percentuali. Ma sono assolutamente delle eccezioni. Nei prossimi mesi potrebbero diventare la regola. «Siamo su livelli di tassi talmente bassi – spiega l’amministratore di Aessefin, Alessandro Zazzaro – che è difficile aspettarsi degli stravolgimenti. Ma le parole di Draghi confermano che la situazione resterà invariata per molto tempo e quindi sia l’ Euribor sia l’ Eurirs potrebbero calare ancora. Del resto con un orizzonte di basso costo del denaro di lungo periodo anche le banche avranno maggiori possibilità di tagliare gli spread e concorrenza per accaparrarsi la maggior parte della clientela». Già oggi i migliori variabili oscillano intorno all’ 1%. Ma molto dipende dal loan to value, il rapporto tra l’ importo del finanziamento e il valore della casa. E il fisso? «Negli ultimi mesi – continua Zazzaro – il variabile ha ripreso qualche punto, ma la tendenza al tasso fisso resta predominante. Del resto già oggi i migliori prodotti riescono ad andar sotto la soglia psicologica del 2%, appena un punto in più del variabile, e in futuro altri istituti potrebbero offrire mutui altrettanto allettanti».

Nessuna sorpresa da parte della BCE che ha lasciato i tassi di interesse fermi a zero

I tassi di riferimento «resteranno a questo livello o più bassi per un lungo periodo», ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, aprendo il suo intervento alla conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dell’Eurotower che ha lasciato il costo del denaro al minimo storico.

Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, il Consiglio direttivo conferma che continuerà a condurre gli acquisti di titoli all’attuale ritmo mensile di 80 miliardi di euro sino alla fine di marzo 2017 e che da aprile intende proseguire gli acquisti netti a un ritmo mensile di 60 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione.

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  • Mutuo immobiliare prima casa 2019 100 per cento cittadinanza euribor - Adessonews Finanziamenti Agevolazioni Investimenti Norme e Tributi ha detto:

    […] Qualcuno potrebbe sostenere che in un’ottica di lungo periodo tassi fissi e tassi variabili si equ… […]

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