Alitalia: non bisogna buttare via soldi pubblici
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“C’è la possibilità di chiudere un accordo in modo differente, ne sono convinto: l’operazione Meridiana, che abbiamo seguito noi, sembrava impossibile, non è stato facile, ma ora Qatar ha risolto la questione e la compagnia ha una prospettiva“. Lo ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta in merito alla vicenda Alitalia.

“Alitalia è diversa, il management ha fatto errori clamorosi, su questo sono totalmente d’accordo con Calenda. Il punto è che prendendosi un po’ di tempo le condizioni per una soluzione ci sono“, ha aggiunto Renzi.

“Non ho preso le distanze dalla vicenda Alitalia – ha proseguito – ma è uno dei pochi dossier non visti nei mille giorni, perché la scelta di Ethiad è stata del governo precedente e la crisi Alitalia è esplosa nella seconda metà di dicembre, dopo il passaggio della campanella con Gentiloni”.

“Ma senza prendere le distanze, anzi appoggiando la posizione del governo, ci deve essere la capacità di prendersi cura della migliaia di dipendenti – ha continuato l’ex premier – Ma come si fa in Italia, con un brand che ha l’aereo del Papa, a non trovare una soluzione?”.

“Secondo me saranno di più” di un milione a votare alle primarie, ha detto Renzi.

Quanto al segretario-candidato premier “lo prevede lo Statuto del Pd, non decido né io, né Orlando, né Emiliano ma le regole che tutti rispettiamo” ha scandito.

Per quel che riguarda le alleanze, “una cosa è Pisapia. Ma se si scrive Pisapia e si legge D’Alema è un’altra storia” ha affermato Renzi.

“D’Alema ha rotto il Pd, ha brindato il giorno del referendum. Io non ho nulla contro D’Alema ma nei circoli Pd se gli parli di quelli che hanno rotto l’unità del partito non li fanno entrare in cucina”, ha aggiunto l’ex premier.

Renzi ha parlato anche di riforma elettorale. “Innanzitutto – ha osservato – non si capisce quale sarà la legge elettorale: se ci fosse il Mattarellum, mi pare improbabile, le coalizioni sarebbero più semplici. Se c’è il proporzionale, come nella Prima Repubblica, i partiti fanno gli accordi in Parlamento. Ma io volevo cambiare questo sistema, ora non venite a cercare me”.

Poi i migranti. “I problemi sono innegabili, ma vengono affrontati con una guida politica molto più forte che nel passato: Minniti sta facendo un lavoro straordinario” ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio.

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