OAM, il presidente Manetti: “Siamo partiti meglio del previsto”

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Ad un mese, circa, dall’avvio delle iscrizioni agli elenchi agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi, proviamo a fare il punto della situazione con Maurizio Manetti, presidente dell’Oam, l’Organismo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi.
Il 30 giugno l’Oam ha istituito l’elenco degli agenti in attività finanziaria e quello dei mediatori creditizi. Come stanno andando le iscrizioni?
Siamo partiti meglio del previsto. Io mi aspettavo qualche problema in più, soprattutto dal punto di vista tecnologico, considerato che abbiamo avuto poche occasione di mettere alla prova e testare il sistema prima di avviarlo. Ci sono certamente alcune lacune che devono essere sistemate, ma complessivamente direi che ci possiamo ritenere soddisfatti, perché non abbiamo riscontrato grandi traumi e nel complesso l’organizzazione è buona. Al momento abbiamo più di 3.000 utenti che si sono registrati sul nostro portale e riusciamo a gestirli senza troppe difficoltà. Esiste qualche problema con la registrazione dei collaboratori quando sono molto numerosi perché si tratta di un’operazione che porta via molto tempo; anche in questo caso siamo intervenuti prontamene e il problema dovrebbe essere risolto a breve.

Non esiste la possibilità di procedere per step, un po’ alla volta?
È una funzione che stiamo implementando, dando all’utente l’opzione di procedere gradualmente con la registrazione, salvando appunto ad ogni step. Il sistema dovrebbe entrare in funzione entro poche settimane.

Rispetto agli esami, pensate che le date previste resteranno quelle indicate?
Sì. Abbiamo già prenotato tutte le strutture per lo svolgimento delle prove e la macchina organizzativa è ormai avviata.

Gli esami dunque saranno a settembre. Considerato che luglio ormai è quasi finito, e che ad agosto non sarà certo semplice trovare dei formatori per tenere dei corsi di preparazione alle prove, non pensa che ci possa essere un problema con le tempistiche?

Il fatto è che arrivati a questo punto, dopo tutto il lavoro di organizzazione svolto, non possiamo pensare di spostare le date degli esami. Anche perché esistono procedure burocratiche e amministrative particolarmente elaborate volte a garantire il corretto svolgimento delle prove e la loro totale trasparenza, procedure che hanno tempistiche precise che non possono essere mutate a nostro piacimento. Ad agosto noi saremo in grado di pubblicare le domande e le risposte degli esami e quindi c’è sempre la possibilità di studiare per conto proprio. Ci risulta comunque che le iniziative di formazione si stanno moltiplicando e l’offerta non dovrebbe mancare.

Quando comincerete a pubblicare le domande?
Durante il mese di agosto, quando il Comitato Scientifico avrà dato parere positivo.

Insomma, siete ancora in fase di assestamento ma ormai avete preso il largo…
Ci siamo lasciati alle spalle un periodo estremamente complicato. È importante però non perdere la concentrazione che siamo riusciti a mantenere fino a questo momento, perché le cose da fare sono ancora moltissime. In questo momento la nostra macchina si muove grazie al lavoro di una decina di dipendenti e di alcuni consulenti. Quindi si tratta già di un ingranaggio importante, che richiede impegno e risorse non indifferenti per il suo funzionamento.

Attualmente il periodo transitorio dovrebbe chiudersi alla fine di settembre. Cosa può dirmi in merito?
Penso proprio che questa data sarà rispettata, senza ulteriori spostamenti. Certo, molto dipende da quando effettivamente entrerà in vigore il correttivo. La nostra speranza è che il correttivo entri in vigore a metà agosto. Staremo a vedere. Se questa data sarà confermata, sicuramente il periodo transitorio si chiuderà il 30 settembre. Ora che il testo del correttivo è stato approvato dal Consiglio dei ministri, almeno nelle sue linee essenziali è più o meno stabilito. Certo, non possono essere escluse ulteriori modifiche, ma se vi saranno non riguarderanno il corpo centrale del provvedimento.

Queste eventuali modifiche però, in alcuni casi possono fare la differenza…
Certo. D’altro canto però non possiamo dimenticare che quello a cui stiamo assistendo è un cambiamento radicale della disciplina, che non può non essere complicato e che inevitabilmente richiederà dei tempi di assestamento lunghi. Le trasformazioni e gli adeguamenti richiesti agli agenti e ai mediatori sono molti e in alcuni casi onerosi, ma non penso potesse essere fatto diversamente se si vuole raggiungere l’obiettivo di rendere il mercato più trasparente e qualitativamente migliore. Non a caso la formazione è uno dei paletti fondamentali della riforma.

Riguardo alla formazione continua, per chi è in possesso dei requisiti necessari a diventare automaticamente mediatore, agente o collaboratore, questa sarà obbligatoria già a partire dal 2012 oppure si inizierà nel 2013?
So che quella della formazione è una questione molto dibattuta. Quello che ci terrei a sottolineare è che, è vero che la formazione rappresenta un costo, ma è altrettanto innegabile che offre una serie di vantaggi e che dunque dovrebbe essere considerata più come un’opportunità che come un onere.

Per rispondere a molte domande che ci sono state poste, stiamo per emettere una circolare che chiarirà tempi e modi della formazione.

Attualmente il portale dell’Organismo fa una differenza tra chi ha i requisiti di iscrizione all’albo o di accesso all’esame e chi non li ha?
Il menu del nostro portale è organizzato in modo tale da mostrare all’utente le opzioni che ha a disposizione in base ai dati che ha inserito al momento della registrazione, che naturalmente vengono verificati. Se si hanno i requisiti, allora l’iscrizione all’albo o all’esame appariranno tra le opzioni.  In assenza dei requisiti, l’utente non potrà accedere alle aree dedicate alle iscrizioni.

Un’ultima domanda. I sindacati chiedono che per gli agenti in attività finanziaria che sono società di persone sia applicato uno sconto sulle quote d’iscrizione. È un’opzione valutabile?
Premetto che quando le quote sono state fissate, tutti i nostri associati le hanno valutate e trovate ragionevoli. Si tratta di quote proporzionate alle quotazioni di mercato e non alle esigenze economiche dell’Organismo, che peraltro ancora non conosciamo con esattezza. Questo non esclude che, se tra un po’ di tempo dovessimo renderci conto che si tratta di somme più che sufficienti a coprire i costi, potremmo pensare di abbassarle. Al momento però non è un’opzione valutabile, perché le quote vanno fissate entro settembre, e non credo che per allora avremo a disposizione sufficienti elementi di valutazione per pensare a questa soluzione.

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