Partirà da metà ottobre la digital trasformation di Alia Servizi Ambientali
Ammontano a circa 60 milioni di euro gli investimenti di Alia Servizi Ambientali per processi che abiliteranno nuovi strumenti di comunicazione diretta con l’utente.
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Ammontano a circa 60 milioni di euro gli investimenti di Alia Servizi Ambientali per processi che abiliteranno nuovi strumenti di comunicazione diretta con l’utente.

Il processo di digitalizzazione prevede progressivamente l’attivazione della nuova infrastruttura digitale. E’ infatti in corso la formazione di operatori ed autisti per l’utilizzo di un sistema informatico che permette ai 2.000 dipendenti di tracciare i servizi sul territorio direttamente tramite lo smartphone in dotazione e dare risposte all’azienda ed agli utenti, “semplificando la quotidiana operatività sul servizio”.

Una app per aprire i cassonetti

Da ottobre sarà poi online la nuova App che, oltre alle funzionalità informative standard, offrirà agli utenti la possibilità di effettuare richieste e segnalazioni con tracciabilità di esecuzione, ed entro la fine dell’anno richiedere servizi on-demand, aprire i cassonetti, gestire i propri contratti in autonomia.

Infine, da gennaio 2023, si avvia l’applicazione della tariffa corrispettiva per circa 130.000 utenze (270.000 abitanti) che, anche grazie all’attivazione dei nuovi servizi digitali, “garantirà un sistema premiante per gli utenti che adottano comportamenti virtuosi differenziando al meglio i loro rifiuti”.

Si tratta di un piano “orientato all’efficientamento dei servizi, maggior trasparenza, rapidità e qualità che mira a rendere sempre più fluida ed immediata la relazione con il cliente che, alla fine del processo, sarà in grado di poter dialogare con l’azienda, oltre che con i tradizionali canali fisici anche con sistemi digitali collegati al portale”. Le varie tappe del progetto saranno accompagnate da singole campagne informative.

Sensori anti incidenti

Presentati ieri anche i dati della sperimentazione di ‘Mobileye Shield+Connect’, un sistema di prevenzione degli incidenti progettato per affrontare i grandi angoli ciechi, i maggiori raggi di sterzata e molte altre problematiche che i conducenti di veicoli di grandi dimensioni incontrano quotidianamente sulle strade. Il nuovo sistema arriva dopo che nei mesi scorsi si sono verificati diversi incidenti tra pedoni e mezzi di Alia, anche con conseguenze mortali.

I sistemi, che al momento sono installati su cinque mezzi attivi a Firenze e saranno integrati su ulteriori 150 camion adibiti ai servizi di raccolta nel corso del 2023, sono muniti di un allarme anti-collisione frontale, di monitoraggio della distanza di sicurezza, avviso di superamento involontario della corsia e di un indicatore del limite di velocità. In caso di problema o ostacolo, l’allarme allerta il conducente del veicolo della situazione di pericolo.

“Alia – sottolinea la società -, sarà la prima azienda italiana che si occupa del settore rifiuti che utilizzerà questi nuovi sistemi di sicurezza sulle aree ad alto traffico pedonale presenti sul territorio servito, nelle provincie di Firenze, Prato e Pistoia, dopo la fase sperimentale attuata in un’area con traffico ad elevata criticità come il storico del capoluogo toscano”.

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