Per le aziende italiane è in arrivo l’obbligatorietà dell’utilizzo della propria Posta Elettronica Certificata
Dal primo ottobre 2020 entra in vigore, per le imprese italiane, la PEC obbligatoria.
BENESTARE

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Dal primo ottobre 2020 entra in vigore, per le imprese italiane, la PEC obbligatoria. Quest’ultime dovranno immediatamente attivarsi, nel rispetto della normativa relativa presente nel decreto Semplificazioni, diversamente, le aziende andranno incontri alle sanzioni pecuniarie previste, che possono arrivare fino a 2.000 euro.

PEC obbligatoria per le imprese

Per le imprese italiane è arrivato il momento di creare, per coloro che non l’hanno fatto ancora, un indirizzo di posta elettronica certificato, denominato PEC, che rappresenta il domicilio digitale dell’azienda, senza il quale non è possibile svolgere la propria attività.

L’obbligatorietà dell’utilizzo della PEC, parte dal 1° ottobre 2020, in caso contrario si andrà incontro a delle multe, le quali possono arrivare fino a 2 mila Euro. Le aziende saranno sanzionate dopo i controlli effettuati dall’autorità, vale anche per le imprese individuali. La comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica certificato (già attivato) dovrà essere inviato per via telematica al Registro delle imprese.

La PEC è legata all’azienda e la sua obbligatorietà è imposta per semplificare i rapporti tra l’impresa stessa e la pubblica amministrazione. In realtà, possedere un indirizzo di posta elettronica che rappresentasse il domicilio digitale, era già un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali.

La differenza con l’attuale normativa prevista dal decreto Semplificazioni, è che la mancata comunicazione della propria PEC aveva come conseguenza solo la sospensione dell’invio di pratiche per via telematica al Registro imprese. Dal primo ottobre 2020, la conseguenza sarà costituita da una sanzione pecuniaria che parte dai 206 Euro ai 2.064 Euro per le società. Range più basso, per quanto concerne le multe alle imprese individuali, che partono dai 30 Euro fino ai 1.548 Euro.

Oltre alle sanzioni previste, le imprese che non avranno provveduto alla comunicazione del proprio domicilio digitale, riceveranno l’assegnazione di una PEC dalla Camera di Commercio.

Per effettuare la comunicazione della propria PEC, ci sono due opzioni: andare sul sito della Camera di Commercio di riferimento del proprio territorio, oppure recarsi sul sito http://ipec-registroimprese.infocam… seguendo l’iter indicato per completare la procedura.

Esiste una deroga a quanto sopra indicato, per quanto concerne le imprese che sono alla loro prima iscrizione. In questo caso, avverrà una sospensione della domanda per la mancata comunicazione del proprio indirizzo PEC. Dopodiché, dovrà attivarsi per integrare la domanda comunicando il proprio domicilio digitale, diversamente, scatterà la multa.

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