Toyota, che ha di fatto inventato i motori ibridi e che ancora oggi crede fortissimamente nell’unione tra benzina ed elettrico, procedendo con calma verso la mobilità a batteria, produce ancora auto con motore diesel.
Non è così, come confermato anche da Sean Hanley – a capo del reparto marketing e vendite della filiale australiana di Toyota – nel corso di un’intervista rilasciata al magazine Drive “Il diesel, nonostante quello che si dice, non è morto. C’è ancora un po’ di tempo”.
Vero, ma non per tutti
Secondo Hanley il diesel rimane un carburante credibile e possibile, specialmente nel caso di modelli più pesanti come pick-up e SUV di grandi dimensioni. Land Cruiser (che però SUV non è, è un vero fuoristrada) anche se l’elettrificazione per loro è solo questione di tempo. Leggera, discreta, ma ci sarà.
Perdono ma rimangono e rimarranno, magari grazie alla ricerca. Hanley infatti non ha escluso che gli attuali motori diesel possano funzionare anche con carburanti sintetici.
Quella di Toyota sembra diventare quindi una missione: salvare i motori termici, cambiando carburante. La Casa giapponese sta già investendo in ricerca e sviluppo per utilizzare l’idrogeno come combustibile per classico motori a combustione, con muletti da corsa basati su GR Yaris e GR Corolla.
Rimane però il problema del breve termine: in Europa il diesel soffre sempre più e con il 2035 all’orizzonte il Vecchio Continente potrebbe non rientrare più nella strategia a gasolio di Toyota, rivolta in special modo a mercati emergenti o con regole meno stringenti.
E l’elettrico? Nell’intervista Hanley non si è soffermato su powertrain a batteria, ma ben conosciamo il pensiero di Akio Toyoda, presidente di Toyota, da sempre dubbiosoe convinto che l’elettrico non rappresenterà più del 30% delle auto circolanti. Ecco perché la Casa continuerà a sviluppare motori termici.