Presentanto il restyling Volkswagen Golf 8,5
La Golf riceve un ritocco di mezza carriera. 
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La Golf riceve un ritocco di mezza carriera. Golf 2024, già battezzata 8,5, arriva a piantare una bandiera nelle scelte di un gruppo Volkswagen che fino al settembre 2022 sembrava impegnata esclusivamente in una forsennata rincorsa all’elettrico. Il nuovo amministratore delegato Oliver Blume e il responsabile del marchio Thomas Schäfer hanno deciso di razionalizzare tempi e modi della transizione, di ragionare non in competizione con Tesla, ma piuttosto tornando ai fondamentali delle mosse concrete. Golf 2024 arriverà in estate e non assomiglia alla attuale famiglia di vetture elettriche ID perché in certi elementi già le supera. Riesce ad evolvere restando riconoscibilmente Volkswagen. Avrà anche l’immancabile versione Variant e mantiene l’offerta di motori a combustioneaggiornandola in modo utile, come accade al 1.5 benzina turbo con sistema mild hybrid 48 V, o addirittura esaltandola, con una nuova Golf Gtiche tocca ora i 265 Cv di potenza, ovvero 20 Cv in più dell’attuale. Tutto questo, aggiungendo anche una opzione elettrificata giocata sulla grande concretezza del powertrain plug-in hybrid di seconda generazione. La batteria dalla capacità raddoppiata consente fino a 100 km di autonomia a zero emissioni, ovvero ben oltre la percorrenza media quotidiana di una vettura elettrica, ma senza i vincoli dell’esserlo. Dalle Volkswagen ID arriva casomai il nuovo sistema Mib4 per l’intrattenimento e i servizio di bordo in connessione, già pronto per una assistenza vocale ad intelligenza artificiale, ovvero ChatGpt. L’utile, ma su una vettura molto ragionevole.

La cronaca racconta di una Volkswagen Golf arrivata ormai a 50 anni dal suo debutto, da quel marzo 1974 che ha acceso un fenomeno arrivato finora a 37 milioni di esemplari venduti nel mondo. L’altra data che resta però sui taccuini è quella del 2007, cioè la nascita della prima generazione di Tiguan, con cui la casa di Wolfsburg ha riconosciuto il nuovo ruolo centrale degli Sport Utility nel mercato europeo. La formula di auto a due volumi deve evidentemente giocare altre carte, che poi sono quelle scelte da Golf 2024. Personalità. Dettagli più curati nelle stesse identiche dimensioni, 428 cm di lunghezza, con grande attenzione alla nuova firma luminosa dei fari a Led anteriori e posteriori, più decisi nel profilo.

In opzione saranno disponibili i fari con il pacchetto Performance, cioè con una barra trasversale luminosa ad attraversare la calandra e soprattutto con il logo della marca luminoso, una prima volta assoluta per una vettura Volkswagen in Europa. Sempre a richiesta, anche la più recente versione dei fari Led Matrix Iq.Light, eredità estetica e tecnologica del mondo elettrico ID, con nuovi abbaglianti che di notte illuminano fino a 500 m di distanza. All’apparenza concedono sicuramente di più la versione Gti e l’ibrida plug-in ad alte prestazioni Gte, che hanno in comune lo stesso design del frontale con una grande calandra a nido d’ape nel paraurti, incorniciata lateralmente da elementi aerodinamici e da uno spoiler anteriore che ricorda uno splitter da competizione.

La terra e il tempo di mezzo tra l’auto attuale e quella elettrica lo hanno già conquistato i sistemi di infotainment evoluto e l’intelligenza artificiale. Golf 2024 investe pesantemente su questo aspetto, con un effetto evidente. Da un lato non risulta nessuna modifica apparente agli interni, dall’altro le funzionalità di bordo fanno un doppio salto in avanti. Arriva anche su questo modello la piattaforma elettronica modulare di quarta generazione Mib4. Il touchscreen della versione d’accesso ha una diagonale di 10,4’’, mentre quella superiore ne offre uno schermo da 12,9’’, il tutto abbinato sempre al Digital Cockpit Pro con display dietro il volante da 10,2’’e grafica personalizzabile.

Golf 2024 ha certamente una grande resa scenica, anche se è la sostanza a fare la vera differenza. Il sistema Mib4 ha comandi intuitivi, con la schermata suddivisa in due barre touch, in alto e in basso, e una grande area Home al centro. La grafica e i menu sono stati ripensati per rendere l’accesso alle funzioni più intuitivo, ma la sensazione è soprattutto quella di una notevole rapidità di risposta, come mai prima su una Golf. La schermata Home al centro riunisce i contenuti delle app più importanti in riquadri di diversa grandezza, da quelle multimediali ai suggerimenti del nuovo assistente vocale. Qui Volkswagen ha già annunciato la novità più rilevante, la disponibilità del sistema di riconoscimento e analisi del linguaggio ChatGpt.

Costruire un ponte tra l’auto tradizionale e quella elettrica è proprio un fatto di concretezza. Golf 2024 si presenta con la seconda generazione del powertrain ibrido plug-inVolkswagen, lo stesso già a disposizione di Nuova Tiguan e Passat. Il cuore del sistema è il motore turbo benzina da 1,5 litri Tsi evo2 con turbocompressore a geometria variabile, ma la differenza vera la marca la batteria, che passa dai 10,6 kWh di capacità netta vista in precedenza a ben 19,7 kWh netti, per nulla pochi considerando la categoria di vettura media di segmento C.

Il risultato è una autonomia in modalità zero emissioni di circa 100 km, ma soprattutto un sensibile avvicinamento a quelli che sono gli standard di velocità ricarica del mondo Ev, con una potenza in corrente alternata che passa da 3,6 kW a 11 kW, e soprattutto l’accesso alle colonnine Fast Charge in corrente continua fino a 50 kW. Golf ibrida plug-in esiste poi in due versioni, ovvero la eHybrid con una performance di sistema pari a 204 Cv, ma anche nella variante Gte da 272 Cv, che non a caso è la Golf più potente in gamma in attesa della Golf R 2024, in arrivo nella seconda metà dell’anno assieme alla Gti Clubsport.

L’attenzione degli appassionati non può non andare alla versione Gti, con una potenza che cresce di 20 Cv e tocca il nuovo massimo di 265 Cv, ottenuti ancora una volta dal motore 2 litri Tsi in abbinamento al cambio Dsg doppia frizione a 7 rapporti. E’ la prima conferma che il mondo Golf attendeva, insieme a quella delle motorizzazioni a gasolio 2.0 Tdi da 115 Cv con cambio manuale o 150 Cv ancora con trasmissione Dsg, entrambe pensate per le grandi percorrenze. Più cittadina la soluzione turbo a benzina 1.5 Tsi da 115 o 150 Cv con cambio manuale a sei rapporti, ma il passo avanti arriva con le versioni mild hybrid a 48 V con il 1.5 eTsi nelle due varianti da 115 Cv o 150 Cv, sempre con cambio a doppia frizione Dsg a 7 marce.

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