Come sarà il 2013 per il mercato dei prestiti? Ci sarà ancora meno credito che nel 2012 e i finanziamenti saranno ancora più rischiosi. Questa la fotografia di Ernst&Young, che parla di affidi delle aziende italiane in calo dello 0,5% e di non performing loans in crescita del 10,2%.
L’Italia rischia così di perdere ulteriore terreno da Francia, Germania e anche Olanda, che prevedono una crescita media dei prestiti alle imprese tra l’1 e il 2,5%. Non solo: anche il ramo assicurazioni vita, nel 2013, subirà una contrazione del 4%. Il risparmio gestito, infine, dovrebbe assestarsi su un +0.,7%.
“Le banche – ha spiegato Guido Celona, responsabile per l’Italia del settore financial services di Ernst & Young – sono state spinte, dalle ultime direttive in materia di regolamentazione, verso un processo di riduzione del debito: cosa resa ancora più difficile dal prolungato periodo di crescita lenta. Mentre le banche più grandi sono riuscite ad approfittare della situazione, quelle più piccole stanno ancora incontrando difficoltà e costi eccessivi nell’accesso al credito. Le conseguenze non possono che avere un impatto negativo sulla concessione di nuovi prestiti, sia ai privati sia alle aziende”.