PROMESSE INGANNEVOLI PER LA RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI: AGENZIA DEBITI, ORMAI FALLITA, VIENE SANZIONATA DALL’AGCM

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“Ridurre l’esposizione debitoria fino al 70%, incluse le richieste del Fisco”. Era la promessa con la quale si presentava ai consumatori in difficoltà finanziarie, tramite pubblicità su internet, organi di stampa e sms, l’Agenzia Debiti SpA insieme alla società B&P srl (società di gestione del call center incaricato di contattare gli utenti) entrambe in regime fallimentare.

In realtà, a differenza di quanto promesso nei messaggi pubblicitari, dopo il primo contatto con il call center (il cui numero era pubblicizzato nel messaggio stesso), i consumatori si vedevano recapitare al proprio domicilio un pacco, da pagare mediante versamento in contrassegno di 390 euro, che conteneva semplicemente la modulistica per conferire eventuali incarichi ad effettuare le visure riguardanti la propria esposizione debitoria. In sostanza, la società agganciava gli utenti per indurli a contattare un call center che acquisiva dati anagrafici e precisazioni sull’esposizione debitoria verso privati, banche o finanziarie e fisco, per poi inviare il pacco e incassare all’istante il denaro.

Dagli accertamenti istruttori compiuti dall’Antitrust, anche alla luce delle segnalazioni inviate dalle associazioni dei consumatori, è emerso inoltre che l?Agenzia Debiti non era in possesso di licenza per l’esercizio di un’agenzia d’affari né aveva presentato una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): non era in sostanza un’agenzia in regola come invece si accreditava.

Una volta pagata la modulistica, inoltre, al consumatore che decideva di avvalersi dei servizi offerti, veniva proposto di “pilotare” la propria posizione debitoria “gonfiandola” in modo di indurre il creditore a cedere il credito con una sua riduzione: a prescindere dalla liceità della pratica, non veniva prospettato in alcun modo il rischio che, a fronte di una tattica del genere, il creditore decidesse di chiedere il fallimento o comunque di rifarsi sul patrimonio del debitore. La consulenza doveva ovviamente essere pagata, anche con cifre onerose, e non in comode rate, come pubblicizzava la società, ma con assegni postdatati o con cambiali.

Infine, per quanto riguarda i debiti contratti con Equitalia e il Fisco, si prospettava come soluzione in grado di “risolvere ogni problema di debiti” la semplice “opposizione alle richieste di Equitalia e Fisco per diminuire, sospendere e rateizzare le cartelle esattoriali”: obiettivo impossibile visto che per i debiti esistenti con le pubbliche amministrazioni, e con il fisco in particolare, gli spazi di negoziazione e rateizzazione sono strettamente limitati e circoscritti da specifiche norme di legge.

Per le pratiche commerciali messe in atto, Agenzia Debiti è stata sanzionata con una multa di 100.000 euro mentre B&P con una multa di 50.000 euro, ridotte, ferma restando la gravità della pratica scorretta, per la situazione di fallimento di tali società.

Invitiamo tutti quelli che hanno avuto problemi con AD a visitare il sito del tribunale di Milano dove troverete i moduli da copilare.

http://www.tribunale.milano.it/index.phtml?Id_VMenu=160

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