Quando una startup innovativa opera senza autorizzazioni, è il caso di Antlos
Quando una startup innovativa opera senza autorizzazioni, è il caso di Antlos

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Secondo gli operatori abilitati la Antlos srl, startup innovativa costituita a Dicembre 2014 dall’idea di due ragazzi di Venezia ed incubata da H Farm di Roncade che attraverso il sito antlos.com consente di trovare grazie a una non rivoluzionaria ma molto efficace ricerca attraverso un comparatore di noleggi di imbarcazioni, non ha le autorizzazioni amministrative necessarie a svolgere il servizio di noleggio imbarcazioni e il fatto che l’attività proceda comunque finisce per tradursi in concorrenza sleale.

Gli operatori abilitati si augurano pertanto che parta a breve un’inchiesta amministrativa.

NotiziarioFinanziario ha chiesto delucidazioni alla camera di commercio di Venezia che detiene il Ruolo dei mediatori marittimi per l’intero Veneto, e la stessa conferma che la società in questione è priva di qualsivoglia iscrizione al ruolo dei mediatori marittimi ai sensi della legge 478/68, infatti la legge in questione individua come mediatore marittimo colui che mette in contatto due o più parti che stipuleranno successivamente tra loro contratti di costruzione, di compravendita, di locazione, di noleggio di navi e contratti di trasporto marittimo di cose.

Gli ideatori del progetto e la società che li ha incubati si sono infatti curati solo della realizzazione del sito, senza occuparsi della parte burocratica, come ad esempio quella di superare l’esame per l’abilitazione al ruolo dei mediatori marittimi, oppure dell’iscrizione all’Ivass, in quanto la società propone anche contratti di assicurazione.

Gli operatori abilitati, chiedono a gran voce, che il sito venga oscurato e gli amministratori della società sanzionati per la loro condotta scorretta che perdura da quasi un anno.

Ci ritroviamo in un caso analogo ad Uber, la società che si occupa di trasporto di persone in auto guidate in alcune nazioni da normali cittadini senza licenza di taxi, per la quale viste le proteste delle associazioni dei tassisti, molti governi hanno annunciato multe pesantissime, fino a 6mila euro, per gli autisti di Uber (oltre al sequestro delle auto).

Noi di NotiziarioFinanziario abbiamo anche provato a contattare la società Antlos per chiedere chiarimenti in merito, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

I clienti apprezzano il servizio, ma gli operatori no, anche perché per operare sono sottoposti a una regolamentazione molto più rigida.

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