Quando un’azienda puo’ procedere con il licenziamento individuale per riduzione del personale?
Il licenziamento puo' essere per giusta causa, per giustificato motivo oggettivo o per giustificato motivo soggettivo.
In caso di licenziamento illegittimo vige un doppio regime giuridico

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Il licenziamento puo’ essere per giusta causa, per giustificato motivo oggettivo o per giustificato motivo soggettivo.

In questo post i concentreremo sul licenziamento per giustificato motivo oggettivo in quanto la riduzione del personale presuppone delle oggettive difficoltà economiche del datore di lavoro che determinano l’eventuale legittimità del licenziamento.

In pratica, il datore di lavoro, per delle difficoltà importanti, è costretto a privarsi di alcuni dipendenti in quanto non può collocarli in altri settori aziendali. 

1. COME DEVE ESSERE INTIMATO IL LICENZIAMENTO DAL DATORE DI LAVORO – Il licenziamento non può essere verbale ma deve essere formalmente comunicato dal datore di lavoro con raccomandata 

2. REQUISITI – Per essere legittimo, il licenziamento deve avvenire per reali gravi motivazioni economiche ed il datore di lavoro deve avere l’impossibilità di ricollocare il dipendente.

3. CRITERI DI SCELTA – In caso di licenziamento individuale per soppressione del posto di lavoro, il lavoratore non può invocare situazioni personali (carichi di famiglia, anzianità di servizio) per ottenere che la scelta cada su altri lavoratori (Cassazione sentenza del 21 giugno 1985 n. 3752; Cassazione sentenza del 5 aprile 1990 n. 2824). La legittimità del licenziamento individuale dipende “dal rispetto delle regole di correttezza di cui all’art. 1175 del codice civile, nella scelta del lavoratore licenziato…” (Cassazione 9 maggio 2002, n. 6667; Cassazione 11 giugno 2004 n. 11124, Cassazione 21 novembre 2001, n. 14663).

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