La Banca Popolare di Vicenza è stata sanzionata per un totale di 9,14 milioni di euro per violazioni commesse dai vertici aziendali tra aprile 2011 e aprile 2015. I provvedimenti riguardano il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale in carica all’epoca dei fatti (il presidente in carica era Gianni Zonin, il direttore generale Samuele Sorato), nonchè alcuni dirigenti della banca. E’ quanto comunica l’autorità di vigilanza con una nota spiegando che “la banca ha violato le discipline in materia di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di offerte al pubblico e di informazione societaria”. Frutto, secondo la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, di scelte aziendali riconducibili, in base ai rispettivi ruoli e responsabilità, ai principali livelli decisionali e di controllo interno dell’istituto di credito vicentino. Il dissesto della Banca Popolare di Vicenza è venuto alla luce a seguito degli accertamenti della Banca centrale europea, che hanno portato allo scoperto circa 950 milioni di euro di prestiti erogati a clienti in cambio dell’acquisto di azioni della banca stessa. Dopo l’Antitrust, si è mossa anche la Consob.
Sanzione da più di 3 milioni di euro a Mondo Convenienza per aver violato la legislazione antimonopolistica
Mondo Convenienza ha adottato condotte illecite nelle fasi di consegna e di montaggio dei mobili e degli arredi e ha ostacolato i consumatori nella fruizione dei servizi post vendita.