Safran vuole acquisire attività “controlli volo” di Collins Aerospace
Safran vuole acquisire l’attività di “controlli di volo” della società americana Collins Aerospace per un valore d’impresa di 1,8 miliardi di dollari.
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Safran vuole acquisire l’attività di “controlli di volo” della società americana Collins Aerospace per un valore d’impresa di 1,8 miliardi di dollari. Lo ha annunciato il produttore francese di motori e attrezzature aeronautiche precisando che, se questo progetto avrà successo, «darà vita a un leader mondiale in questi segmenti di mercato», prodotti «ad alto contenuto tecnologico e critici per aerei commerciali e militari, ed elicotteri».

«Questa attività impiega circa 3.700 persone distribuite su otto siti in Europa (in Francia, Regno Unito e Italia) e in Asia, con risorse in ingegneria e MRO (manutenzione e riparazione)» si legge nel comunicato stampa. Nell’esercizio 2024 «dovrebbe generare un fatturato di circa 1,5 miliardi di dollari» e contribuire alla redditività dell’azienda con un Ebitda «di 130 milioni», ha stimato Safran. «La transazione proposta rappresenta un’opportunità unica per sviluppare la nostra posizione nelle funzioni critiche di attuazione e controllo del volo», ha dichiarato il ceo di Safran Olivier Andries. «I nostri prodotti, molto complementari, permetterebbero di far nascere un leader mondiale in questi segmenti di mercato» e di «offrire un’offerta completa ai nostri clienti», ha affermato.

Operazione finanziata solo con la liquidità disponibile

Inoltre, questa operazione «ci metterebbe in ottima posizione sulla prossima generazione di piattaforme in un contesto di crescente elettrificazione delle funzioni». Secondo Safran, l’operazione «dovrebbe essere interamente finanziata dalla liquidità disponibile e avrebbe un impatto limitato sull’indebitamento netto».

La società ha stimato che questa acquisizione dovrebbe essere finalizzata «durante la seconda metà del 2024».

L’operazione pianificata è infatti «soggetta alla procedura di informazione e consultazione dei pertinenti organi di rappresentanza dei lavoratori di Collins e Safran, nonché all’ottenimento di autorizzazioni regolamentari e altre condizioni usuali», ha osservato il gruppo francese.

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