Santander: in Italia licenzia 20 persone perche’ non raggiungono budget

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Non hanno raggiunto gli obiettivi commerciali fissati e per questa ragione sono stati licenziati. E’ successo a venti dipendenti italiani della Santander Consumer Bank, secondo quanto denunciano i sindacati di categoria. Il colosso bancario iberico, che nel nostro Paese impiega circa 700 persone, ha deciso unilateralmente di lasciare a casa 20 impiegati dei centri recupero crediti dislocati su tutto il territorio nazionale nonostante la proposta delle organizzazioni dei lavoratori di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal contratto nazionale. “E’ inaccettabile – sottolinea in una nota il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni – che l’istituto di credito spagnolo abbia rifiutato qualsiasi forma di dialogo con le organizzazioni sindacali, a dimostrazione del fatto che l’obiettivo era ed e’ un taglio agli organici che, purtroppo, temiamo non sia ne’ il primo ne’ l’unico all’orizzonte”. Per questa ragione, “la Fabi contrastera’ con ogni mezzo questa vergognosa decisione di Santander Consumer Bank, con una vertenza durissima ed intervenendo presso la Banca d’Italia, il Banco de Espana, le forze politiche italiane e spagnole, l’Abi ed Uni Global, l’organizzazione europea dei sindacati del credito”. Cosimo Torracco, segretario Fabi Torino con delega al Santander Italia, sottolinea che “l’azienda non e’ nelle condizioni economiche per dichiarare licenziamenti. Legare poi simili provvedimenti al raggiungimento dei budget aziendali e’ un precedente pericoloso per tutti i 700 dipendenti del gruppo, radicato soprattutto al Sud dove la crisi economica e’ piu’ forte”.

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