Stuart Weitzman lancia ufficialmente la sua collezione maschile
Il marchio americano di calzature di lusso Stuart Weitzman lancia ufficialmente la sua collezione maschile, dopo l’assaggio di settembre, durante la presentazione delle collezioni femminili. 
micam

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Il marchio americano di calzature di lusso Stuart Weitzman lancia ufficialmente la sua collezione maschile, dopo l’assaggio di settembre, durante la presentazione delle collezioni femminili. 

All’appuntamento di ieri nella nuova showroom – un open space di circa 650 metri quadrati, al civico 5 di piazza San Babila, dove sarà gestito principalmente il mercato europeo – c’era anche Brooklyn Beckham. «La lavorazione artigianale delle scarpe è eccellente – ha detto il figlio di David e Victoria Beckham -. I miei preferiti sono i mocassini chunky della linea Club: sono confortevoli, leggeri e si abbinano perfettamente a qualsiasi outfit».

«Stuart Weitzman – ha sottolineato il ceo & brand president Giorgio Sarné – ha perfezionato l’arte di realizzare calzature, in oltre 35 anni nel settore lusso. Poiché abbiamo spesso ricevuto richieste di modelli maschili, siamo entusiasti di poter espandere in modo ponderato la nostra selezione ed estendere l’obiettivo del nostro marchio, di infondere sicurezza a ogni passo, includendo l’uomo moderno».

La collezione uomo è declinata in tre linee – Club per il day-to-day; Premiere per le occasioni speciali; Resort per le vacanze- e già dal febbraio 2024 sarà disponibile sul sito di e-commerce stuartweitzman.com e presso retailer selezionati tra cui SaksNeiman MarcusBergdorf Goodman’s e Nordstrom 24.

Il marchio di New York punta anche a espandersi in via diretta sul mercato italiano. «Siamo presenti in tutti i department store Rinascente e stiamo valutando l’apertura di monomarca a Milano, Firenze e Roma», ha detto Jonathan Lelonek, senior vice president Global Wholesale. «Quello italiano è un mercato importante e che sta diventando sempre più importante», ha aggiunto precisando che i mercati principali sono gli Stati Uniti e l’Asia.

Nonostante le incertezze che gravano sul 2024, Lelonek si è dichiarato positivo: «Dalle vendite negli Stati Uniti arrivano segnali incoraggianti, inoltre si nota un trend discendente per quanto riguarda le sneaker». Da non sottovalutare anche i plus delle calzature maschili elencati dal manager, come l’heritage, l’artigianalità italiana, la qualità, il comfort ma anche il buon rapporto qualità/prezzo.

Interpellato sulle possibilità di creare sinergie con il marchio Jimmy Choo, quando si arriverà al closing dell’acquisizione da parte di Tapestry di Capri Holdings, Lelonek ha affermato: «Potrebbe essere, ma è ancora troppo presto per parlarne».

Tapestry, che oltre a Stuart Weitzman controlla i marchi Coach e Kate Spade, ha annunciato l’acquisizione di Capri Holdings lo scorso agosto: un deal da 8,5 miliardi di dollari che dovrebbe finalizzarsi entro quest’anno e che porterà alla creazione di un gruppo da 12 miliardi di vendite aggregate (includendo Versace, Jimmy Choo e Michael Kors). C’è già però chi ipotizza un possibile spezzatino dopo il closing, con la vendita Versace e Jimmy Choo in blocco o singolarmente.

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