I temi legati alla tassa automobilistica entrano nel dibattito politico in vista delle elezioni 2018
auto blu italia

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Si tratta di un tema caldo per tutti, soprattutto in Italia dove gli importi da pagare, tra bollo e superbollo, sono tra i più pesanti e costosi di tutta Europa.
E’ un argomento importante per i candidati politici vista la grande quantità di proprietari interessati a cui sta a cuore il problema e quindi potenziali voti.
Nel programma elettorale proposto da Silvio Berlusconi c’è proprio l’abrogazione del bollo auto, questa odiata tassa di possesso che in Italia ha raggiunto livelli esagerati, intollerabili sopratttutto per le vetture con oltre 200 cavalli. Ma anche per le altre non si scherza.
In Germania costa tutto 1/10. Dieci volte minore la tassa sull’automobile (che è tassa di circolazione e non di possesso), dieci volte di meno il costo del passaggio auto senza altri balzelli che solo da noi esistono.

Così il leader di Forza Italia, coglie l’opportunità e si rivolge al popolo degli automobilisti con la promessa e l’impegno di eliminarlo: “Quando avremo in mano le sorti del Paese ci sarà una riforma costituzionale: chi viene eletto avrà un impegno di affrontare tanti aspetti compresi quelli economici e fiscali. Non soltanto pensioni, ma anche l’abolizione di una serie di tasse ingiuste come quelle che gravano sulla prima casa, sulla successione e sulla donazione, l’Irap e il bollo sulla prima auto. La stessa auto che serve per andare a lavorare”.

Bollo auto 2018 abolizione

Una mossa che potrebbe veramente spostare gli equilibri elettorali, su un argomento che riguarda la stragrande maggioranza degli italiani, la tassa automobilistica di possesso sulla propria vettura.
Ma per la cancellazione del bollo auto servirebbero circa 6 miliardi di euro che vanno agli enti locali ed impiegati per finanziare servizi, infrastrutture, welfare e trasporti.
Riguarda in particolare le Regioni che vorrebbero, anzi, anche allungare la prescrizione dagli attuali 3 ai 10.

Già in passato il bollo auto è stato oggetto del dibattito politico. Nel 2011 fu proprio Berlusconi a proporre in campagna elettorale una cosa simile ma quando passò alla  Presidenza del Consiglio non riuscì a tenere fede alla sua parola, perché in piena crisi finanziaria mancò (o non furono in grado di trovare) la copertura finanziaria necessaria.
Ma non solo l’eliminazione saltò. Quando al leader Berlusconi subentrò il Governo Mario Monti, ci fu altra mazzata per il settore automobilistico  con quel pazzesco superbollo, una tassa incredibile che è ancora lì dopo aver mandato in crisi tutto un settore dell’automobile (ed il suo indotto) con gravi ripercussioni sul mercato dell’auto.

Questo tema dell’abolizione del bollo non è un argomento solo invocato dal centrodestra.
Anche il n.1 del Partito Democratico Matteo Renzi, quando era Presidente del Consiglio, era favorevole all’’eliminazione. Dalle parole però non seguirono i fatti, anzi è stato il governo Renzi l’autore della introduzione del bollo sulle auto storiche ventennali.

Se Berlusconi vincesse le elezioni

Queste le promesse di Silvio Berlusconi: abolizione di una serie di tasse ingiuste sulla prima casa, sulla successione, sulla donazione, l’Irap e il bollo sulla prima auto.
Se dovesse vincere Berlusconi insomma dovrebbe verdersi la luce per “meno tasse, meno Stato, meno vincoli con l’Europa, più aiuti a chi ne ha bisogno, maggiore sicurezza e più garanzie da parte della giustizia”.
Via libera alle pensioni minime da mille euro con 13 mensilità, un bonus per le mamme ed un contributo mensile per le famiglie povere. Tasse: “Flag Tax” con aliquota fissa dal 25 al 27%.

Ammonta a circa 6 miliardi di Euro la copertura necessaria per eliminare totalmente la tassa automobilistica che potrebbe essere recuperata attraverso una più attenta gestione della spesa pubblica ed eliminando gli sprechi.
Tutti si auspicano che per finanziare questo provvedimento non si ricorra ad aumenti di altre tipi di tassazione.

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