Francesco Gaetano Caltagirone ha deciso di lasciare tutti gli incarichi ricoperti in Generali Assicurazioni.
La decisione di Caltagirone è stata motivata richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe “palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato”, facendo riferimento alle modalità di lavoro del cda e in particolare: alla presentazione e approvazione del piano strategico; alla procedura per la presentazione di una lista da parte del board; alle modalità di applicazione della normativa sulle informazioni privilegiate; all’informativa sui rapporti con i media e con i soci significativi, ancorché titolari di partecipazioni inferiori alle soglie di rilevanza.
Secondo quanto riporta Reuters, Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, riuniti insieme alla Fondazione Crt in un patto di sindacato che raggruppa oltre il 16% del capitale, sono pronti a presentare a febbraio un candidato alternativo (le indiscrezioni indicano Diego De Giorgi) all’attuale Group Ceo Philippe Donnet (insieme a una lista alternativa a quella del cda uscente) e un nuovo business plan (quello predisposto dall’attuale vertice era stato presentato al mercato lo scorso 15 dicembre 2021).
Sull’altro versante resta Mediobanca, che ha in capo il 12,82% del capitale di Generali e che ha raggiunto il 17,25% dei diritti di voto dopo avere sottoscritto nei mesi scorsi un contratto di prestito titoli sul 4,43%, favorevole alla conferma di Donnet.
Intorno alle 10:20 a Piazza Affari il titolo lascia sul terreno l’1,2% a 18,50 euro, un andamento sostanzialmente in linea con l’indice di settore (-1%).