Truffa contro Findomestic, Codifis, Compass, Sava, Ibl
Sella Personal Credit truffa

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Una presunta truffa organizzata nel napoletano ai danni delle società finanziarie Findomestic, Codifis, Compass, Sava, Ibl Banca al fine di ottenere illecitamente finanziamenti rimborsabili, prestiti personali o linee di credito al consumo, mediante la cessione del quinto, utilizzando dati anagrafici di ignari pensionati. A rivelare il disegno criminoso è la Procura di Napoli. Oggi, per questi fatti, il nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione a un’ordinanza cautelare nei confronti di 11 soggetti per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di truffa e falso.

Cinque indagati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, altri sei sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora con divieto di uscire in orario notturno. Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di una stabile organizzazione criminosa che operava a Napoli e provincia sino al 10 ottobre 2014, finalizzata proprio all’attuazione di truffe nel settore creditizio.

In particolare, si legge nel comunicato della Procura di Napoli, si è accertato che i componenti dell’organizzazione criminosa, dopo avere individuato i soggetti dei quali utilizzare, a loro insaputa, i dati anagrafici per accedere alle richieste di finanziamento e averne verificato il grado di sostenibilità finanziaria, predisponevano una falsa documentazione reddituale riconducibile agli stessi, da fornire alle societa’ finanziarie a garanzia delle richieste di prestito avanzate per conto dei clienti.

I clienti, che beneficiavano dei prestiti illecitamente erogati, corrispondevano all’organizzazione criminosa un importo iniziale di circa 300 euro, a titolo di acconto, per la predisposizione della fittizia documentazione di supporto, nonché, a prestito ottenuto, un’ulteriore somma di denaro, pari a circa il 20-30% dell’importo finanziato, a titolo di compenso per l’attività svolta. Sono state accertate, conclude la Procura, 29 truffe, tentate e consumate, ascritte a 41 indagati, grazie alle quali persone indigenti o con scarsa capacita reddituale hanno beneficiato di finanziamenti complessivi per oltre 511mila euro.

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