Unicredit accelera sull’online

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Unicredit cambia il modo di lavorare in banca: spinge sull’online, riorganizza gli uffici aprendo agli open space di nuova concezione con mq ridotti per ogni singola postazione di lavoro, e risparmia sui costi immobiliari. Accelera sull’informatica, prevedendo per il 2013 «imponenti investimenti nell’Information Techonology», annunciati dall’a.d. Federico Ghizzoni.

La sterzata sull’online permetterà di proseguire la strategia di progressiva riduzione degli sportelli sul territorio, con risparmi di costi e spazi. Nel triennio 2009-2012 sono state chiuse 1.300 filiali. «Non scenderemo sotto una certa soglia perché il marchio Unicredit deve continuare ad avere visibilità sul territorio e la sua eccessiva rarefazione toglierebbe valore al brand», ha sottolineato Ghizzoni alla presentazione, ieri a Milano, del nuovo quartier generale di Unicredit. Il gruppo ha trovato casa nel complesso immobiliare di lusso a Porta Nuova, sviluppato da Hines Italia.

L’istituto di credito ha preso in affitto dalla società amministrata da Manfredi Catella le tre torri in vetro e cemento, progettate da Cesar Pelli, che si affacciano su piazza Gae Aulenti. Il complesso comprende il grattacielo con la guglia: 230 metri d’altezza, 30 piani, è il nuovo logo dell’headquartier «Unicredit tower», con parcheggio sotterraneo, Esselunga e libreria Red Feltrinelli con il nuovo concept che unisce libri e ristorazione.

Qui, nei tre green building, entro luglio saranno trasferiti 4 mila dipendenti del gruppo bancario di stanza a Milano, liberando 21 delle 26 sedi che attualmente Unicredit occupa, in affitto, a Milano. L’operazione risponde alla necessità di ridurre i metri quadrati per gli uffici (55 mila mq in meno a Milano dopo la riorganizzazione) e di risparmio sui costi del real estate. «Una razionalizzazione di spazi con beneficio sul conto economico di 25 milioni di euro l’anno», ha affermato Ghizzoni.

Il contratto di locazione con Hines è di durata ventennale, ma non è dato sapere il canone che Unicredit pagherà a Hines Italia, definita dal vice direttore generale, Paolo Fiorentino, «un vero partner dell’operazione» che ha visto Unicredit sostenere il progetto di sviluppo immobiliare di Hines fin dalle prime fasi. A Porta Nuova Unicredit sarà proprietario di un edificio, ancora da costruire, di 3 mila mq, con auditorium da 800 posti e un asilo aziendale da 40-50 posti convenzionato con il comune e aperto ai bambini del quartiere.

A breve, il bando di progettazione di Unicredit e Hines Italia. Il trasferimento a Porta Nuova non svuoterà la sede storica di Unicredit in piazza Cordusio, in carico a Fimit. La banca ridurrà l’occupazione al 60% mentre il 40% sarà subaffittato. Oltre a Cordusio, il gruppo manterrà a Milano gli uffici di via Pirelli, Cologno Monzese, piazza Durante, Lampugnano. Nel mondo, Unicredit possiede 10 mila immobili, per un valore di 6,6 miliardi di euro.

Dalle dismissioni ha ricavato 2,1 miliardi di euro ad oggi (con plusvalenza di un miliardo), che saliranno a 2,7 miliardi nel 2015. «Unicredit Tower si inserisce nel progetto dei 25 Piani Città», ha concluso Ghizzoni, «che riorganizza le principali sedi europee del gruppo, liberando 650 mila mq entro il 2015 con un risparmio di 150 milioni di euro l’anno nel 2015».

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