Unicredit archivia il 2021 con risultati solidi
Unicredit archivia il 2021 con un utile di 1,54 miliardI su ricavi per 17,954 miliardi.
Unicredit

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Unicredit archivia il 2021 con un utile di 1,54 miliardI su ricavi per 17,954 miliardi. Il quarto trimestre va in archivio con una perdita di 1,439 miliardi, risentendo in particolare all’impatto della cessione di Yapi Kredi in Turchia; utile netto sottostante a 810 milioni, su ricavi per 4,43 miliardi, di cui commissioni a 1,68 miliardi e margine d’interesse a 2,40 miliardi; le rettifiche sui crediti si attestano a 810 milioni.

Il consensus degli analisti raccolto da Unicredit stimava un utile 2021 di 1,65 miliardi (mediana) su ricavi per 17,72 miliardi, mentre il quarto trimestre era visto in perdita per 1,32 miliardi, con ricavi a 4,2 miliardi, di cui commissioni a 1,65 miliardi e margine d’interesse a 2,23 miliardi; svalutazioni su crediti per 787 milioni.

Unicredit batte la guidance 2021 su utile netto sottostante (3,9 miliardi), ricavi totali e costi invariati a 9,8 miliardi. Il management conferma sul 2022 la previsione di un utile netto sopra 3,3 miliardi.

Fra gli altri numeri, il RoTE si attesta al 7,3%. Unicredit mostra un solido requisito di capitale Cet1 a 14,13%. Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi (Npe ratio lordo) a fine 2021 è del 3,6% (1,7% al netto delle rettifiche).

Unicredit, dividendi 2022

Il cda ha proposto la distribuzione di 3,75 miliardi di euro, composta da una cedola cash per circa 1,17 miliardi e riacquisti di azioni proprie per 2,58 miliardi.

Il ceo Andrea Orcel nel corso di una conference call ha sottolineato che si tratta del valore “più alto nella storia della banca”.

“Come potete vedere Unicredit ha molto valore che può essere creato organicamente, come dimostrano i risultati del 2021 che sono solo l’inizio. Non abbiamo finito e c’è molto che verrà nei prossimi trimestri e annì. Per questo la barra per l’M&A è alta perchè non deve distogliere l’attenzione dal cristallizare questo valore, a meno che l’M&A non ne valga davvero la pena”, ha commentato il manager.

Andrea Orcel

Orcel fra l’altro ha confermato il passo indietro sulla potenziale acquisizione della banca Otkritie in Russia.  Ma Unicredit “resta in Russia, fa parte della nostra rete e abbiamo sempre avuto una presenza superiore al nostro costo del capitale”.

Nel progetto con Otkritie, è emerso oggi, Unicredit avrebbe dovuto conferire la sua banca in Russia, “diventando azionisti di riferimento di una banca più grande”.

In materia di fusioni e acquisizioni Orcel ha ribadito i paletti posti dal gruppo  e per quanto riguarda in particolare l’Italia, “non abbiamo bisogno di fare niente per aumentare le masse e quindi se ci saranno opportunità che supereranno i nostri criteri le considereremo perchè è nel miglior interesse degli azionistì”.

Accordo Unicredit Allianz

Unicredit ha annunciato oggi anche un accordo quadro internazionale con il partner Allianz . L’intesa per quanto riguarda l’Italia comprende tra le altre cose “il rinnovo fino al 2027 degli accordi attualmente in essere nei settori vita e danni, con margini di flessibilità strategica per UniCredit a partire dal 2024” e un ulteriore supporto da parte di Allianz a Unicredit nello sviluppo di una piattaforma e di un modello di servizio integrati.

Dal 10 febbraio CreditRas Vita e CreditRas Assicurazioni saranno rinominate rispettivamente UniCredit Allianz Vita e UniCredit Allianz Assicurazionì. In Germania l’accordo prevede “ulterioriiniziative per potenziare l’offerta bancassicurativa digitale e il marketing, imprimendo un’ulteriore spinta commerciale alla partnership”. L’accordo riguarda anche il Centro Est Europa.

Unicredit, analisti

Fra i primi commenti dei broker, gli analisti di Equita, che confermano la raccomandazione buy e un target price di 16 euro, indicano “un utile sottostante nel quarto trimestre 2021 superiore alle attese per maggiori ricavi e minori costi operativi”. Quanto all’intero anno, “l’utile reported è invece inferiore alle nostre attese, principalmente per maggiori oneri di integrazione, accantonamenti per rischi e oneri e perdite da investimenti (inclusa quella legata all’uscita di Yapi)”.

Da parte sua Banca Akros conferma il rating accumulate con prezzo obiettivo a 14,7 euro. Jefferies conferma il buy con target a 19 euro, pur attendendo “ulteriori indicazioni sulle prospettive per il 2022”.

In Borsa il titolo parte bene ma poi cambia direzione in una giornata nervosa per Piazza Affari: alle ore 11,28 le azioni Unicredit segnano -1,29% a 13,594 euro.

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