Unipol sotto stress a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei conti e del piano industriale
Unipol guida le perdite dei maggiori titoli del listino a Piazza Affari.
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Unipol guida le perdite dei maggiori titoli del listino a Piazza Affari. E’ anche vero che da inizio anno la holding bolognese guadagna il 6,6%, mentre l’indice principale perde il 14%.

Il gruppo Unipol, guidato dall’ad, Carlo Cimbri, ha chiuso il primo trimestre 2022 con un utile netto consolidato di 246 milioni di euro, in calo rispetto al risultato di 361 milioni del 2021. Sui primi tre mesi dello scorso anno, spiega la holding bolognese, avevano inciso la plusvalenza relativa alla cessione della Torre Velasca a Milano (49 milioni) e il consolidamento pro-quota del risultato di Bper (per 119 milioni) collegato al badwill sull’acquisto delle filiali di Ubi da Intesa Sanpaolo. 

La raccolta diretta assicurativa nel trimestre è stata di 3,4 miliardi di euro, in crescita dell’8,4% rispetto ad un anno prima, la raccolta diretta nel comparto Danni per 2,025 miliardi è a sua volta in crescita (+5,5%). Nel comparto Vita, nei primi tre mesi del 2022 la raccolta diretta del gruppo si è attestata a 1,424 miliardi, in crescita del 12,9% grazie ai risultati della bancassicurazione. La produzione si è concentrata su prodotti multiramo e unit linked nell’ottica di abbassare il tasso medio minimo garantito e ottimizzare in tal senso l’assorbimento di capitale.

Il combined ratio del gruppo al netto della riassicurazione a fine marzo era al 93,0% contro l’89,1% del primo trimestre 2021, con un loss ratio che è risultato pari al 65,0%, contro il 62,3% del primo trimestre 2021, che aveva beneficiato di un “significativo contenimento della frequenza sinistri Rc Auto per effetto delle misure restrittive… di contrasto della pandemia Covid-19”, spiega il gruppo. L’expense ratio si è attestato nel trimestre al 27,9%, contro il 26,9% dello stesso periodo del 2021, risentendo della maggior componente di premi Non Auto con una aliquota legata alle provvigioni più elevata.

In parallelo ai conti, Unipol ha presentato oggi il nuovo piano industriale, battezzatoOpening New Ways, che ha l’obiettivo di “aprire nuove strade” negli ecosistemi Mobility, Welfare e Property e nella Bancassicurazione. I target finanziari del triennio 2022-2024, in rialzo rispetto a quelli del precedente piano strategico, prevedono un utile cumulato pari a 2,3 miliardi di euro e dividendi complessivi per 750 milioni. 

A livello industriale Unipol si pone obiettivi allo stesso modo in crescita rispetto al Piano 2019-21, di una raccolta nel comparto Danni pari a 8,9 miliardi di euro (+1,1 miliardi di euro rispetto al 2021), di cui un miliardo nel comparto Salute, un combined ratio Danni pari al 92,6% (-2,7% rispetto al 2021) e una raccolta nel comparto Vita a 5,8 miliardi di euro (+400 milioni di euro rispetto al 2021).

In tre anni saranno distribuite cedole per il 19% della capitalizzazione

Oggi Equita conferma il rating buy sul titolo e il target price di 6,7 euro. Gli analisti della Sim milanese mettono in evidenza che 750 milioni di dividendo cumulato rappresentano il 19% della capitalizzazione di mercato di Unipol e che si confrontano con i 600 milioni di euro del piano precedente, pari ad un rialzo del 25%, mentre erano 705 milioni di euro le cedole stimate dai broker.  Quanto alla trimestrale, Equita oggi ricorda che il profitto netto è sopra le attese di 187 milioni e che il titolo continua a scambiare, essendo una holding di partecipazioni, con uno sconto sul Nav del 30%.

Commentando la presentazione del nuovo piano del gruppo, l’ad Cimbri ha spiegato che il gruppo sta presentando oggi “il primo Piano Strategico di una nuova fase nella storia di Unipol. Abbiamo un forte posizionamento di mercato e asset distintivi che intendiamo valorizzare, in un contesto economico e di mercato complesso, per rafforzare la nostra leadership nell’assicurazione e ampliare la nostra presenza negli ecosistemi Mobility, Welfare e Property”. Con Opening New Ways la holding bolognese si pone target, finanziari e industriali, “importanti, uniti a una forte attenzione alla remunerazione degli azionisti e a un solido livello di capitale, come da tradizione del gruppo”, ha aggiunto Matteo Laterza, Direttore Generale di Unipol.

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