Oggi si celebra il World Pasta Day
Malgrado si tenda ad eliminare la pasta quando si decide di intraprendere una dieta, è possibile perdere qualche chilo seguendo un regime alimentare basato proprio sulla pasta.
pasta

Ancora nessun commento

Malgrado si tenda ad eliminare la pasta quando si decide di intraprendere una dieta, è possibile perdere qualche chilo seguendo un regime alimentare basato proprio sulla pasta. Ad elaborare la dieta della pasta, che permette di perdere 2 kg in una settimana, è stato il nutrizionista Pietro Migliaccio, Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione.

Dieta della pasta, come funziona

È chiaro che non si deve esagerare con le quantità, ma è altrettanto sbagliato eliminare la pasta dalla nostra alimentazione. Come riporta Mangiare.moondo.info, gran parte della nostra energia proviene proprio da pane, pasta, riso e cereali.

Ma in che cosa consiste questa dieta della pasta? Il menu prevede l’assunzione di pasta una volta al giorno, almeno 4 volte a settimana, nella quantità di 80 grammi a persona. Il condimento, va da sé, deve essere semplice. Diciamo quindi addio (almeno momentaneamente) a sughi elaborati e golosi. Prediligiamo invece sughi semplici, con pomodoro fresco scottato o con passata di pomodoro e basilico con soffritto a secco, senza olio, ma solo un goccio d’acqua. Ottime le verdure crude o saltate, l’aglio e il peperoncino fresco.

Che cos’altro mangiare però? Se a pranzo ci buttiamo sulla pasta, a cena via libera alle proteine, quindi sì a carne, pesce, uova.

I benefici

La dieta della pasta porta con sé anche benefici per l’organismo. Ha infatti funzione antistress perché favorisce il rilascio di serotonina, l’ormone del buonumore, che calma la fame nervosa tipica di coloro che seguono una dieta. Per chi si stesse chiedendo quale tipo di pasta preferire, sicuramente quella integrale garantisce qualche vantaggio in più. Contiene più fibra alimentare: stimola la digestione, ma al tempo stesso è sconsigliata per chi soffre di colon irritabile o reflusso o bruciore di stomaco, donne in gravidanza e bambini. Contiene anche più macronutrienti mantenendo basso l’indice glicemico, rivelandosi perciò utile ai diabetici.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI