Cresce l’interesse degli investitori istituzionali internazionali per la nuova Unipol. Dalle comunicazioni obbligatorie alla Consob è emerso che la società di diritto britannico Sih Partners detiene il 2,146% della compagnia assicurativa attraverso la controllata Susquehanna. A quanto si apprende, la Sih ha acquisito diritti in sede di aumento di capitale del gruppo bolognese e li ha poi convertiti, ma la notifica è arrivata solo nei giorni scorsi. Quando si è anche saputo che Invesco (uno dei principali gruppi al mondo nel risparmio gestito) ha il 2,128% di Fondiaria Sai. L’operazione è in data 9 novembre e non risultano posizioni precedenti. Intanto cresce l’attesa per il nuovo piano industriale, che l’amministratore delegato di Unipol e Fonsai, Carlo Cimbri, presenterà il 19 dicembre. Lo stesso numero uno ha comunicato che il gruppo ha complessivamente 7 miliardi di euro di capitale disponibile al 30 settembre, che va a coprire 4,5 miliardi di requisiti regolamentari, equamente suddivisi tra Fonsai e Unipol (inclusa Unipol Banca)
Più di 4 milioni i cittadini che vivono nei Comuni senza credito ne finanza
L’assenza di sportelli bancari sul territorio e l’abbandono da parte delle banche delle zone più periferiche è un problema per le persone, per i professionisti, per i risparmiatori, ma anche per le imprese: perché un minor numero di banche e di filiali, si traduce, concretamente, anche in meno credito, con conseguenze facilmente immaginabili sull’economia, sugli investimenti, sulla crescita.