Il lavoro illustra i risultati di un esercizio controfattuale volto a quantificare il contributo delle due recessioni che hanno colpito l’economia italiana dal 2008 all’evoluzione delle sofferenze bancarie. Le simulazioni controfattuali sono state prodotte con il modello econometrico della Banca d’Italia. Si costruisce uno scenario di “assenza delle crisi” per il periodo 2008-2015. La dinamica controfattuale delle principali variabili macroeconomiche e finanziarie è utilizzata per alimentare un semplice modello nel quale il tasso di ingresso in sofferenza dipende dalle condizioni macroeconomiche e dal costo del finanziamento. L’analisi suggerisce che, in assenza delle due recessioni – e delle decisioni di politica economica prese per contrastarne gli effetti – le sofferenze sui prestiti alle imprese non finanziarie sarebbero state pari alla fine del 2015 a 52 miliardi di euro, anziché 143. Il rapporto tra le sofferenze e il totale dei prestiti concessi alle imprese non finanziarie avrebbe raggiunto il 5 per cento, un valore in linea con il periodo precedente la crisi.
Poste Italiane a 10 anni dal debutto in Borsa: capitalizzazione triplicata e 7 miliardi di cedole
La società controllata dallo Stato e guidata da Matteo Del Fante taglia il traguardo dei 10 anni dal debutto in Borsa con un indiscusso successo