Disoccupazione in Italia in calo all’11%

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Continua il trend moderatamente positivo che vede scendere la disoccupazione in Italia. Lo ha reso noto l’Istat che ha rilasciato il dato del tasso trimestrale di disoccupazione, pari all’11% e in calo rispetto all’11,2% del trimestre precedente.

Si tratta del valore più basso degli ultimi 5 anni, segno di una moderata ma continua ripresa del mercato del lavoro in Italia. Analizzando il dato del 2017 nel dettaglio si osserva, scrive l’Istat, “un nuovo aumento dell’occupazione – sia nei valori assoluti sia nel tasso – che coinvolge anche i giovani di 15-34 anni. Inoltre, al forte calo dei disoccupati si associa la diminuzione del numero di inattivi.”

Cresce dunque il numero di coloro che trovano lavoro e diminuisce il numero di coloro che smettono di cercarlo. Ciò è particolarmente positivo in quanto il calo della disoccupazione non è legato ad un aumento degli inattivi, ossia a colore che escono dal mercato del lavoro, ma ad un aumento degli occupati. Il tasso di occupazione cresce di 0,1 punti rispetto al trimestre precedente arrivando al 58,1%.

“Dal lato dell’offerta di lavoro, nel quarto trimestre del 2017 l’occupazione presenta una lieve crescita congiunturale (+12 mila, 0,1%), dovuta all’ulteriore aumento dei dipendenti a termine (+57 mila, +2,0%) a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato (-25 mila, -0,2%) e degli indipendenti (-20 mila, -0,4%).”

Guardando alla dinamica tendenziale, per il terzo trimestre consecutivo prosegue la diminuzione dei disoccupati (-247 mila in un anno) che interessa entrambi i generi ed è particolarmente accentuata per i giovani. La riduzione, a ritmi meno intensi, degli inattivi di 15-64 anni (-118 mila in un anno) è dovuta esclusivamente a quanti vogliono lavorare (le forze di lavoro potenziali). Si osserva una crescita di 279 mila occupati (+1,2% in un anno) circoscritta ai dipendenti (+2,2%), in circa nove casi su dieci a termine, a fronte di un nuovo calo degli indipendenti (-1,9%). Per il tredicesimo trimestre consecutivo aumentano gli occupati a tempo pieno mentre, dopo una crescita ininterrotta dal 2010, il tempo parziale diminuisce. Altro dato positivo, l’aumento dell’occupazione, diffuso per genere e ripartizione, è più intenso per le donne e nel Mezzogiorno.

 

 

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