Il tonfo di STMicroelectronics: perde il 7,91%

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Le Borse europee vanno in altalena e Milano non si sottrae a questa tendenza: l’ indice principiale, dopo una giornata no (-0,87%) e una sì (1,25%), nel tardo pomeriggio di ieri si avvicinava alla boa di metà settimana facendo segnare un calo dell’ 1,11%. Tra i titoli brianzoli viaggiavano in direzione opposta Sol (1,11%), Banco Desio (0,47%), Acsm-Agam (0,41%) ed Esprinet (0,13%). Acsm-Agam, la nuova multiutility del Nord della Lombardia, operativa dal 1° luglio, e Agesp spa, società a totale partecipazione pubblica (il Comune di Busto Arsizio detiene il 99,994775% del capitale sociale), hanno avviato un percorso che potrebbe portare al loro «matrimonio». «Acsm-Agam spa e Agesp spa – specificano le società in un comunicato congiunto – hanno firmato una lettera di intenti non vincolante finalizzata allo studio di un percorso di aggregazione con l’ obiettivo di valorizzare le competenze, le strette relazioni con i territori serviti e la storia delle rispettive realtà. Agesp aveva infatti già reso noto, a luglio 2017, che Acsm-Agam spa era risultata prima in graduatoria a seguito di una sollecitazione all’ invio di manifestazioni di interesse per operazioni di partnership con società appartenenti al Gruppo Agesp e operatori terzi. Al termine dei lavori (che avranno una durata di circa 6 mesi), le parti potranno condividere, ove sussistano le condizioni necessarie, l’ interesse a proseguire il percorso, sottoponendo l’ eventuale progetto di aggregazione all’ esame e all’ approvazione dei rispettivi soci». Esprinet, a sua volta, in una nota annuncia di aver rinnovato, insieme alla controllata V-Valley srl., «in qualità di originator l’ operazione di cartolarizzazione di crediti commerciali avviata nel luglio 2015. L’ operazione prevede la cessione rotativa pro-soluto di crediti commerciali per un ulteriore triennio alla società veicolo Vatec S.r.l. appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999. L’ importo del programma è stato aumentato a 100 milioni di euro dagli originari 80 milioni». In territorio negativo, invece, finiva STMicroelectronics (-7,91%), malgrado i risultati in linea con le aspettative. Il gruppo italofrancese produttore di semiconduttori, infatti, ha presentato i risultati finanziari per il secondo trimestre 2018. «I ricavi netti e il margine lordo del secondo trimestre – afferma la società in un comunicato – sono stati migliori del valore intermedio delle previsioni della società. Nel secondo trimestre ST ha riportato ricavi netti pari a 2,27 miliardi di dollari, margine lordo del 40,2%, margine operativo del 12,7% e utile netto di 261 milioni di dollari, o 0,29 dollari per azione dopo la diluizione. «Un altro trimestre di crescita a doppia cifra dei ricavi anno su anno per ST – commenta Jean-Marc Chery, presidente e amministratore delegato di STMicroelectronics – e, insieme, una performance migliorata secondo i principali parametri finanziari. Siamo in linea con l’ obiettivo dichiarato al Capital Markets Day, che per il 2018 prevede una crescita dei ricavi anno su anno tra il 14% e il 17% circa. I ricavi sono progrediti del 18% su base annua con una crescita bilanciata in tutti i gruppi di prodotto, le regioni e i mercati finali». La seduta era negativa pure per Basf (-1,23%), Ei Towers (-0,53%) e Nokia (-0,20%). Il Consiglio di amministrazione di Ei Towers, riunitosi martedì, ha approvato i risultati consolidati del primo semestre 2018. Nel primo semestre i ricavi caratteristici sono stati pari a 135,4 milioni di euro, in crescita (+3,4%) rispetto al dato dello stesso periodo dell’ anno precedente pari a 130,9 milioni. L’ utile per azione si è attestato a 1,27 euro rispetto a 1,03 euro del primo semestre 2017.

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