Tremano le nozze tra Lvmh e Tiffany
Lvmh ha preso atto di una lettera del Ministro francese per l’Europa e gli Affari Esteri che, in risposta alla minaccia di tasse sui prodotti francesi formulata dagli Stati Uniti, ha chiesto al gruppo Lvmh di rinviare l’acquisizione di Tiffany oltre il 6 gennaio 2021.

Ancora nessun commento

Lvmh ha preso atto di una lettera del Ministro francese per l’Europa e gli Affari Esteri che, in risposta alla minaccia di tasse sui prodotti francesi formulata dagli Stati Uniti, ha chiesto al gruppo Lvmh di rinviare l’acquisizione di Tiffany oltre il 6 gennaio 2021.

Lvmh ha inoltre preso atto della richiesta di Tiffany di prorogare il termine per il completamento dell’accordo dal 24 novembre 2020 al 31 dicembre 2020.

“Tenuto conto di questi elementi – prosegue la nota di Lvmh -, e preso atto delle prime analisi giuridiche svolte dai consigli e dai team di Lvmh, il cda ha deciso di aderire ai termini dell’accordo e del progetto di fusione concluso a novembre 2019, che prevede un termine per la chiusura della transazione non oltre il 24 novembre 2020 e ha osservato che, allo stato attuale, il gruppo Lvmh non sarebbe quindi in grado di completare la transazione per acquisire Tiffany & Co”.

A rallentare l’operazione, lo scorso giugno, erano stati la crisi innescata dal Covid-19 e il deterioramento del mercato Usa. “In relazione alle recenti indiscrezioni di mercato,Lvmh conferma che non sta valutando l’acquisto di azioni Tiffany sul mercato”, aveva spiegato il gigante di Parigi, concentrando la sua attenzione sugli sviluppi della pandemia e sul suo potenziale impatto sui risultati e sulle prospettive di Tiffany. Ad agosto, poi, Lvmh e Tiffany avevano posticipato di tre mesi (appunto dal 24 agosto al 24 novembre), il termine ultimo per perfezionare l’accordo di acquisizione da 16,2 miliardi di dollari (13,6 miliardi di euro).

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Ramadan, i musulmani in Italia non sono quanti pensiamo

Nel mondo ci sono circa 2 miliardi (1.968.765.858) di musulmani che festeggeranno per un mese il Ramadan, il periodo di digiuno giornaliero che viene interrotto al tramonto quando ci si riunisce con famigliari e amici per consumare l’unico pasto della giornata. Ogni anno, però, il mese di Ramadan cade in periodi differenti perché il calendario…

Leggi »

Caos balneari per il nuovo obbligo: cosa cambia in spiaggia

Corsa contro il tempo per i balneari che in vista della prossima stagione estiva dovranno far fronte a un nuovo obbligo che mette in seria difficoltà gli stabilimenti. Il decreto 18 del 2023, che regolamenta la qualità dell’acqua destinata al consumo umano, infatti, impone ai lidi di dotarsi entro la stagione calda di docce con…

Leggi »

Welfare aziendale sempre più irrinunciabile e personalizzato. Perfumo: “Serve un salto culturale”

Un tratto distintivo del lavoro in questi tempi è che non può più prescindere dal benessere individuale, del lavoratore. Il concetto di welfare aziendale è ormai entrato profondamente dentro ai meccanismi aziendali anche italiani, nonostante il solito gap che ci allontana dalle statistiche europee. Oggi le aziende sono chiamate a innovarsi costantemente, e a rimotivare…

Leggi »