AirBus ha rivelato che il primo aereo ad idrogeno potrebbe essere messo in commercio entro il 2035
Tre differenti approcci tecnologici lanciati da Airbus, tutti con la finalità di poter volare con emissioni che siano pari a zero.
Piaggio Aerospace

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Tre differenti approcci tecnologici lanciati da Airbus, tutti con la finalità di poter volare con emissioni che siano pari a zero. I tre ambiziosi prototipi poggiano tutti su un presupposto uguale: tutti i velivoli sarebbero alimentati da motori a turbina a gas modificati che bruciano idrogeno liquido come combustibile e attraverso celle a combustibile a idrogeno per creare energia elettrica. Secondo AirBus, ciò condurrebbe ad un “sistema di propulsione ibrido-elettrico altamente efficiente”.

Il modello ‘turbofan’ potrebbe trasportare fino a 200 passeggeri, mentre il progetto con la turboelica avrebbe una capacità e una portata inferiori del 50%. Il design più caratteristico brevettato dalla compagnia è il “blended-wing body“, che ha le ali che si fondono con il corpo principale dell’aereo.

L’amministratore delegato di Airbus Guillaume Faury ha dichiarato: “Questo è un momento storico per il settore dell’aviazione commerciale nel suo complesso, e intendiamo svolgere un ruolo di primo piano nella transizione più importante che questo settore abbia mai visto“.

La tecnologia necessaria alla produzione di questi velivoli, tuttavia, richiederà un altro po’ di anni: la compagnia sembra ottimista a fa riferimento alla possibilità di “attuare il programma intorno al 2028”. Ma AirBus, tuttavia, non potrà agire da sola, ma sarà necessario un importante adeguamento delle infrastrutture e di investimenti da parte delle stesse nazioni: il governo francese ha già stanziato 1,5 miliardi di euro per la progettazione di velivoli a emissioni zero, a fronte dei 7 miliardi previsti per lo sviluppo di nuovi soluzioni ad idrogeno; la Germania, invece, ha messo da parte 9 miliardi che saranno destinati a questa coraggiosa impresa.

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