UNO SPIRAGLIO DI OTTIMISMO – Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato di Banco Popolare, intravede segnali di ripresa per il gruppo. Lo ha detto lo stesso manager in un’intervista al Sole 24 Ore, precisando che, a partire da metà aprile, è stato registrato un minor flusso di nuovi crediti problematici e di sofferenze. Certo, ha aggiunto Saviotti all’indomani della trimestrale che ha segnato un ritorno all’utile del gruppo, “è presto per appigliarsi ai primi timidi segali di ripresa che si intravedono”.
MA LE INCERTEZZE RESTANO – Sul fronte impieghi infatti, mancano i segnali di una ripresa della domanda del credito e la discesa dei rendimenti dei titoli di Stato non ha ancora portato a una discesa analoga del costo della raccolta per le banche italiane, che è diminuito solo in misura marginale, ha spiegato Saviotti. Insomma, ha concluso, “per ora ci limitiamo a registrare che, per la prima volta da molti mesi, emerge un segnale positivo”.
ANALISTI SCETTICI – Nonostante il cauto ottimismo dell’a.d., gli analisti di Intermonte hanno mantenuto sul titolo Banco Popolare un giudizio ‘poco interessante’ e un prezzo obiettivo di 1,2 euro.