Piazza degli Affari brillante, spread in calo con Mattarella bis e Draghi premier
Prevale l’ottimismo nell’ultima sessione di gennaio sulle Borse.
Mario Draghi difende il Quantitative Easing

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Prevale l’ottimismo nell’ultima sessione di gennaio sulle Borse. A Milano il Ftse Mib in apertura segna +1,64%, il Dax di Francoforte +1,14%, il Cac 40 di Parigi +0,78%, l’Ibex 35 di Madrid +0,79% e il Ftse 100 di Londra +0,56%. La Borsa di Tokyo archivia la giornata proseguendo il rimbalzo registrato alla fine della scorsa settimana, con l’indice Nikkei a +1,07%, e aspettando gli utili dei principali gruppi giapponesi.

GENNAIO IN ROSSO

Il recupero del settore tech alla Borsa di Hong Kong, con i listini cinesi chiusi per il capodanno lunare, contribuisce a dare slancio ai quelli europei che provano così a ridurre il calo di inizio anno. Gennaio si chiuderà probabilmente con un bilancio negativo, anche se Piazza Affari è la migliore in Europa in avvio (+1,8%), con il Mattarella bis. Resta alta la volatilità sui mercati, a Wall Street gennaio è stato il mese peggiore, in termini di performance, dall’inizio della pandemia a marzo 2020.

RALLENTA L’ECONOMIA CINESE

Sul fronte macro, si confermano i segnali di rallentamento dell’economia cinese: i dati del week end degli indici Pmi di manifatturiero e servizi hanno certificato un’ulteriore frenata dell’attività economica, pur rimanendo al di sopra della soglia dei 50 punti base. Il valore separa idealmente un’economia in espansione da una in contrazione. Da seguire anche il Pil preliminare del quarto trimestre dell’Italia e quello della zona euro, e l’inflazione di gennaio preliminare della Germania.

PIAZZA AFFARI MAGLIA ROSA DOPO IL MATTERELLA BIS

La rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale consente al presidente del Consiglio, Mario Draghi, di rimanere al suo posto e di occuparsi delle tante scadenze che aspettano il governo nelle prossime settimane. Lo spread apre in calo a 122 punti, rispetto ai 132 punti della chiusura di venerdì. Non si muove molto il rapporto euro/dollaro, a 1,1162, mentre sale la quotazione del greggio che si appresta a chiudere un mese di gennaio in forte rialzo, anche a causa delle tensioni in Ucraina. Il Wti scadenza marzo è scambiato a 87,87 dollari (+1,21%), il Brent a 91,23 dollari (+1,33%).

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