Stellantis guarda all’India per portare l’elettrico sul mercato di massa
Nella giornata di ieri Carlos Tavares era in visita in India dove Stellantis ha investito oltre un miliardo negli ultimi sei anni.
fca

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Nella giornata di ieri Carlos Tavares era in visita in India dove Stellantis ha investito oltre un miliardo negli ultimi sei anni.

La novità è che Stellantis ritiene l’India un potenziale polo produttivo di auto elettriche a basso costo da esportare in tutto il mondo. «Finora, l’Europa non è stata in grado di produrre veicoli elettrici a prezzi accessibili. La grande opportunità per l’India sarebbe quella di vendere auto compatte elettriche a un prezzo accessibile. Questo è ciò a cui stiamo lavorando, ma non è ancora deciso. Questo è ciò che stiamo cercando di fare», ha detto Tavares.

Nel piano al 2030 Stellantis ha previsto investimenti per 30 miliardi sull’elettrico, ma il costo delle materie prime resta elevato, ed è cresciuto del 74% rispetto al 2020, oltre ad avere un costo quasi il triplo rispetto a una vettura con motore diesel o benzina. In queste condizioni, ha più volte sottolineato Tavares, la classe media non potrà permettersi di comprare auto elettriche e, quindi, le fabbriche europee continueranno a lavorare su volumi ben al di sotto della loro capacità produttiva.

Il manager ha perciò chiesto alle autorità europee di sostenere la domanda con incentivi, di garantire stabilità normativa e di proteggere le case di auto domestiche dalla concorrenza sleale dei marchi cinesi, ampiamente sussidiati in patria dal governo di Pechino. Altrimenti, l’Europa rischia la deindustrializzazione a beneficio non solo della Cina e dell’India, ma anche degli Stati Uniti, che di recente hanno approvato un piano di sostegno dell’auto made in USA.

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