Deliveroo annuncia il taglio di 350 addetti
ServizioConsegne a domicilioIl personale verrà ridotto del 9% perché la società non riesce a raggiungere la redditività. Nel 2022 l’uscita dal mercato dei Paesi Bassi e dall’Australia.di Enrico Netti9 febbraio 2023Ascolta la versione audio dell'articoloDeliveroo annuncia il taglio di 350 addetti, il 9% del personale. La causa è da ricercare nella difficoltà a raggiungere l’utile…

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ServizioConsegne a domicilio

Il personale verrà ridotto del 9% perché la società non riesce a raggiungere la redditività. Nel 2022 l’uscita dal mercato dei Paesi Bassi e dall’Australia.

di Enrico Netti

9 febbraio 2023

Deliveroo annuncia il taglio di 350 addetti, il 9% del personale. La causa è da ricercare nella difficoltà a raggiungere l’utile mentre si registra un rallentamento degli ordini. Lo scorso anno Deliveroo era uscita dal mercato australiano e dai Paesi Bassi dove aveva cercato di conquistare la leadership. La pandemia ha accelerato lo sviluppo delle piattaforme di delivery comprese le rivali Just Eat e Uber Eats. Negli ultimi tempi con il normalizzarsi della situazione sanitaria e la ripresa dei consumi fuori casa il numero degli ordini è in calo nonostante il valore sia in crescita a seguito dell’accelerazione dell’inflazione che ha portato i ristoranti ad aumentare i prezzi. Prezzi su cui sono poi calcolate le commissioni applicate dalle piattaforme di consegna. «Ora dobbiamo affrontare venti contrari economici seri e imprevisti – ha scritto nel blog aziendale Will Shu, fondatore e amministratore delegato -. In tutta franchezza, la nostra base di costi fissi è troppo grande per la nostra attività». Il focus ora è sulla redditività dopo avere raggiunto il pareggio nella seconda metà del 2022. Negli ultimi mesi le grandi società high tech, da Zoom a eBay, da Alphabet (Google) ad Amazon senza dimenticare Meta, Ibm, PayPal, Salesforce, Spotify e Twitter hanno licenziato oltre 150mila lavoratori per arginare l’aumento dei costi. Deliveroo è stata quotata a Londra nel marzo 2021 a 390 penny per azione, una valutazione di 7,6 miliardi di sterline, ma le azioni hanno imboccato un percorso che le ha portate a valere quasi 89 penny.

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