I vertici di Banco Bpm starebbero strutturando un piano piuttosto sofisticato per l’aggregazione con Credit Agricole Italia.
Credit Agricole è attualmente prima azionista del Banco Bpm con una quota del circa 20% ed è stata effettuata richiesta alla Bce per salire sopra la soglia del 20%. Come riferisce il quotidiano, Credit Agricole potrebbe arrivare a detenere il 35% in Banco Bpm se quest’ultimo acquistasse Credit Agricole Italia per 5,5 miliardi di euro, che verrebbe pagata con azioni Anima, con la sua quota nella joint venture di credito al consumo Agos Ducato e in azioni Bpm. Secondo gli analisti di Intermonte, «risulterebbe difficile limitare la partecipazione, mentre bisogna vedere se il Governo italiano approverà l’accordo».
Il principale elemento di ostacolo a un’operazione di questo tipo, aggiungono gli esperti di Equita, «potrebbe essere rappresentato dalla quota eventualmente posseduta da Credit Agricole all’interno della combined entity, che stimiamo si attesterebbe almeno in area 35%, e su cui sarebbe da valutare l’approccio del governo in tema Golden Power (anche considerando le restrizioni imposte a UniCredit)». Credit Agricole Italia, controllata al 76% da Credit Agricole, nel 2024 ha riportato prestiti alla clientela per circa 71 miliardi di euro (Banco Bpm 100,4 miliardi al primo semestre 2025), totale attivo di circa 92 miliardi (Banco Bpm 211 miliardi al primo semestre 2025) e un Cet 1 del 14% (Banco Bpm 13,3% al primo semestre 2025).