Cuba sta lentamente recuperando la somministrazione di energia dopo l’interruzione totale che ha colpito l’isola nella notte tra mercoledì e giovedì.
Lo riferisce il ministero dell’Energia e delle Miniere di Cuba secondo il quale l’80% della capitale, L’Avana, è già alimentato elettricamente e che la maggior parte della rete elettrica nazionale è stata ristabilita 24 ore dopo il crollo che ha lasciato al buio 9,7 milioni di residenti.
“La copertura elettrica è in aumento e stiamo generando circa 1000 megawatt (MW), che aumenteranno oggi, siamo nella fase conclusiva del ripristino del sistema elettrico”, ha dichiarato il direttore della società elettrica di Stato, Lázaro Guerra.
Il sistema elettrico era collassato a seguito della “disconnessione totale” della Centrale termoelettrica Antonio Guiteras (Cte) di Matanzas nel quadro di una carenza cronica di energia che costringe a razionamenti quotidiani fino a 20 ore al giorno su gran parte del territorio.
Le interruzioni nelle forniture sono causate da continui guasti alle obsolete e maltenute centrali termoelettriche che sono in servizio da oltre 40 anni.
Ad aggravare la crisi dovuta alle carenze strutturali si aggiungono le difficoltà economiche che rendono sempre più difficile per il governo l’acquisto dei carburanti necessari per alimentare le centrali termoelettriche.