Volkswagen ha approvato la quotazione del 25% di Porsche in quella che sarà una delle più grandi offerte pubbliche iniziali degli ultimi anni. Ma l’operazione, dato il contesto, rappresenta anche un test cruciale della fiducia degli investitori mentre l’inflazione elevata e la guerra in Ucraina hanno messo un freno all’economia globale. Il consiglio di gestione della Volkswagen “ha deciso, con l’approvazione del consiglio di sorveglianza”, di quotare le azioni della sua controllata Porsche AG “entro la fine dell’anno”, dichiara l’azienda in una nota.
L’offerta potrebbe valutare Porsche fino a 85 miliardi di euro, in base alle stime degli analisti, un’immissione di denaro fresco nelle casse di Volkswagen che, secondo gli obiettivi del gruppo, aiuterà l’azienda a finanziare la sua transizione verso i veicoli elettrici e le auto a guida autonoma. “La quotazione di Porsche darà nuova spinta alla trasformazione della Volkswagen”, ha affermato Arno Antlitz, chief finance officer di Volkswagen. Oliver Blume, che è amministratore delegato di Porsche e dell’intera Volkswagen, ha accolto con favore la decisione del consiglio di sorveglianza di andare avanti con la quotazione prevista, dicendo che avrebbe concesso a Porsche una maggiore indipendenza. “Questo è un momento storico per Porsche”, ha detto Blume. La asa di Zaffenhausen potrebbe essere valutata come titolo di lusso, non solo automotive.
La struttura dell’operazione
L’offerta pubblica sarà realizzata in Germania, Austria, Francia, Italia, Spagna e Svizzera, accanto al collocamento privato per istituzionali. Confermando le dichiarazioni passate, Volkswagen ha affermato che in preparazione alla quotazione, le azioni Porsche sono state suddivise in azioni ordinarie al 50% e azioni privilegiate senza diritto di voto al 50%. La casa automobilistica tedesca intende quotare Porsche alla Borsa di Francoforte e offrire il 25% delle azioni privilegiate, pari al 12,5% del capitale totale, a investitori privati in un’offerta pubblica destinata a fine settembre o inizio ottobre. In una seconda fase, gli eredi della famiglia Porsche, che possiedono il 31,9% di Volkswagen, acquisteranno il 25% più un’azione delle azioni ordinarie Porsche, o azioni con diritto di voto, attraverso il loro fondo di investimento familiare quotato, Porsche Automobil Holding SE. Porsche SE ha accettato di acquistare le azioni al prezzo di Ipo più un premio del 7,5%. L’acquisizione delle azioni con diritto di voto Porsche conferisce agli eredi Porsche una minoranza di blocco, conferendo loro un controllo effettivo sulle principali decisioni strategiche nel consiglio di amministrazione della società e nelle assemblee degli azionisti. La Qatar Investment Authority (che oggi ha attorno al 10,5% di Volkswagen) ha segnalato la sua intenzione di acquisire il 4,99% delle azioni privilegiate di Porsche, ha affermato Volkswagen, diventando un investitore fondamentale. Il capitale restante di Volkswagen è attualmente in mano per il 27% a investitori istituzionali stranieri, allo Stato della Bassa Sassonia (11,8%), a investitori istituzionali tedeschi (3,3%) e il 16% ad azionisti privati. Volkswagen, che continuerà a detenere il resto delle azioni Porsche, ha affermato che in caso di Ipo di successo, il 49% dei proventi e del collocamento privato sarebbe stato distribuito ai suoi azionisti sotto forma di un dividendo speciale. Il dividendo sarebbe probabilmente pagato all’inizio del 2023, ha affermato Volkswagen. Il colosso automobilistico tedesco ha dichiarato che ora inizierà a incontrare i singoli investitori per valutare la domanda e determinare il prezzo delle azioni, che potrebbero iniziare a essere negoziate entro la fine del mese.