il 2017 è un anno dove sembra che non ci annoieremo
Fatca: le banche italiane si adeguano all’Agenzia delle entrate americana cambio euro dollaro

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Trump ha fatto molte promesse elettorali e quando le Borse americane se ne ricordano, festeggiano allegramente, come stanno facendo, con rialzi strepitosi.

Dal 28 al 30 dicembre il ritracciamento evidente che avevano tracciato i mercati americani, lasciavano intendere che qualche cosa sembrava essersi fermato nel trend rialzista. La lettura degli indicatori tecnici sembra puntare alla divergenza ribassista, per lo meno ai sintomi di essa. Ma la Borsa continua a tirare e, sembra, a festeggiare.
E’ vero, il denaro continua a costare poco, e l’economia americana tira, continua a generare posti di lavoro (anche se meno del previsto nell’ultimo report del payroll), è aumentato il salario medio di 10 centesimi. Ma la borsa americana è tecnicamente sopravvalutata e ha bisogno, vorrei dire necessità, di una pausa.

Veniamo a Trump. Appena apre bocca (o meglio: Tweetta), a qualcuno scappa da ridere. In questo ricorda molto alcuni esempi nostrani, peraltro indimenticabili e sostanzialmente mai scomparsi dalla scena. Io ho riletto, studiandola, la sua biografia. Una volta era solo in libreria, ora la trovate nei supermercati, nelle aree di servizio, dovunque. Il tipo Trump è pericoloso: è uno che legittima la vendetta come normalità. Se uno ti fa male, dice, devi vendicarti e rendergli il male che ti ha fatto. Il problema non è nell’opinione, che è legittimo avere. Il problema è che l’uomo avrà fra qualche giorno il pulsante nucleare del Paese più potente al mondo. E questo non lascia per niente tranquilli, pensando all’opinione che ha lui della vendetta.

Tutto quello che ha fatto Obama, verrà in qualche modo ripercorso, con grandi reazioni da parte dell’establishment, anche del suo stesso partito (come è avvenuto quando ha difeso Putin: la Cia dimostra che Putin ha favorito l’elezione di Trump, e Trump gli scappa detto che alla fine Putin è bravo … io penso che in un cartone animato, neanche Walt Disney avrebbe avuto tanta fantasia e che questa superi sempre la realtà sembra ormai un dato acquisito in questa epoca un po’ bizzarra).

A me fanno paura due cose, una nella sfera geopolitica e una nella finanza.
Quella geopolitica: Uno degli accordi fatti da Obama è con l’Iran. Terrà questo accordo? Gli iraniani per davvero non useranno l’uranio per fare le atomiche ma solo per riscaldarsi d’inverno? E Trump come si comporterebbe a fronte di una violazione degli accordi da parte iraniana?

Quella finanziaria: la Yellen e Trump hanno dimostrato con evidenza di non potersi vedere. Che cosa accade ad una FED che non è in sintonia con il Presidente degli Stati Uniti? Come va a finire? Se Trump monta il debito alle stelle con i suoi trilioni di dollari di opere pubbliche promesse e l’inflazione magari esplode e va fuori controllo, che succede? Chi prevale? La politica monetaria o la Trumpenomics? E il mondo, la finanza internazionale, di fronte ad un conflitto potenziale di questo tipo come reagisce?

Nel primo semestre della presidenza Trump, alla fine, credo che non vedremo questi problemi. Queste sono cose che devono maturare col tempo, e sarà la fine del 2017 o il 2018 a dirci se le preoccupazioni di cui sopra hanno ragion d’essere. La cosa che dobbiamo sperare è che il 17 non porti troppa sfortuna…

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