Assicurazioni, scontro sulle nuove regole

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I provvedimenti del Governo sulle assicurazioni spaccano il sindacato degli agenti. Lo Sna, il sindacato della categoria, ha avviato l’espulsione dai propri ranghi di Vincenzo Cirasola, presidente del gruppo agenti delle Generali, precedendo comunque di qualche ora le dimissioni che quest’ultimo si preparava a comunicare all’esecutivo nazionale. All’origine dello scontro vi sono appunto le misure decise dal Governo per il settore assicurativo, incluse nel decreto sviluppo bis, attualmente all’esame del Parlamento. Il provvedimento in discussione si propone tra l’altro una maggiore “collaborazione” tra gli agenti d’assicurazioni, vista con favore da quanti di loro distribuiscono polizze di diverse compagnie (i cosiddetti plurimandatari) – com’è ad esempio il presidente dello Sna Claudio Demozzi – ma che suscita invece la diffidenza dagli agenti che lavorano in esclusiva per una sola impresa. È il caso di Cirasola che guida la maggiore rete di agenti monomandatari della penisola. Questi temono che il “pacchetto” del governo sulle assicurazioni – non soltanto la proposta sulla “collaborazione” – determineranno una forte disintermediazione nella struttura distributiva a danno dei tradizionali intermediari del settore. Sarà «una mazzata» è stato il lapidario commento del presidente degli agenti delle Generali. Assieme ai rappresentanti di altri dieci gruppi agenti di primarie compagnie (tra cui anche Axa, Allianz e Zurich ) Cirasola aveva scritto nelle scorse settimane una lettera critica nei confronti delle misure del Governo. Ora il suo defenestramento dalla Sna avrà l’effetto di accelerare un percorso già avviato. Per il 30 novembre Cirasola e gli altri dissenzienti del sindacato – a quanto si è appreso – torneranno a riunirsi per dar vita ad una nuova associazione di rappresentanza della categoria. E a quel punto la spaccatura del sindacato diverrà ufficiale.

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