Il mantenimento dei tassi a zero provocherebbe una fuga dei risparmiatori
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E’ già successo in Svezia e presto la stessa situazione potrebbe verificarsi anche altrove se le condizioni economiche continueranno a essere difficili. Stiamo parlando dei tassi di interesse che vengono portati in territorio negativo. Nel corso dell’ultima riunione di settembre, la Federal Reserve ha confermato i tassi di interesse a zero e ancora non si fida a imporre la prima stretta monetaria negli ultimi nove anni.

Può questa situazione protrarsi all’infinito? Il Telegraph ha provato a dare una risposta, analizzando le conseguenze di un contesto prolungato in cui il costo del denaro rimane sotto zero.

Il mantenimento ad oltranza dei tassi a zero “provocherebbe inevitabilmente una fuga dei risparmiatori dalle banche”. In una situazione come questa, la gente preferirebbe utilizzare contanti invece di tenere i soldi in banca: nell’ultima ipotesi non ci sarebbe nessuna remunerazione sul capitale, ma solo costi legati alla gestione del conto bancario e della carta di credito.

Come fare fronte a una situazione del genere dal punto di vista delle banche centrali? In un contesto del genere non sono escluse misure estreme, come quelle suggerite per esempio da Andy Haldane, membro del Monetary Policy Committee (MPC), in pratica l’organismo britannico della Banca d’Inghilterra equivalente al Fomc americano. Secondo Haldane è possibile che in futuro, proprio per contrastare la fuga dalle banche, siano “messi fuori legge i contanti”.

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