Ma il legislatore italiano si rende conto dei guai che combina sistematicamente?
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Così  il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, commentando il nuovo sistema di rateizzazione per la tassazione delle imprese.

“Il decreto – si legge in un comunicato stampa dell’associazione – che prevedeva la nuova possibilità di rateazione delle cartelle Equitalia rispondeva ad una specifica richiesta della commissione Finanze della Camera e riguardava i contribuenti che non erano stati in grado di completare il pagamento del piano rateale precedente delle cartelle pendenti”.

Le somme non ancora versate potevano essere oggetto di un nuovo piano, ripartito in un massimo di 72 rate. Per accedere, inoltre, bisognava presentare domanda a Equitalia entro il 23 novembre 2015. 

Il problema – continua il comunicato – si è posto ora per migliaia di imprese e contribuenti che seppur in difficoltà a pagare non erano decaduti dalla precedente rateizzazione, alla data prevista nella norma: Oggi non potranno ottenere i benefici previsti dalla normativa. 

“Per poter ottenere una nuova rateizzazione dovrebbero pagare lo scaduto del vecchio piano tutta in un’unica soluzione. Insomma una norma che rischia di creare un default per le imprese, e su cui il legislatore deve intervenire con estrema immediatezza – conclude Finocchiaro, altrimenti saltano le imprese e il fisco non recupera nulla, con l’aggravante che molte di esse non potranno più ottenere neanche la regolarità contributiva”.

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