Il rischio di elezioni hackerate è la principale paura per tutti i governi
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Dopo il report delle agenzie di intelligence USA che ha confermato gli attacchi informatici, ordinati da Putin, per influenzare gli elettori attraverso la denigrazione di Hillary Clinton in campagna presidenziale e favorendo così nei voti Trump, il Regno Unito è corso ai ripari. Il governo ha avviato un’indagine nazionale per verificare tutte le vulnerabilità dello Stato ai possibili cyberattack.
“Questa è una minaccia che il governo deve affrontare”, ha dichiarato alla Reuters Margaret Beckett, presidente della Commissione parlamentare sulla strategia di sicurezza nazionale.

L’indagine andrà a scovare le possibili minacce informatiche soprattutto nella finanza e nel settore tecnologico e nel caso indicare al governo le contromisure da prendere immediatamente. Solo il mondo finanziario inglese nel 2016 è stato 75 volte oggetto di attacchi informatici, contro gli “appena” 5 dell’anno precedente. Il dato è stato reso noto da Financial Conduct Authority, l’Autorità che vigila sui mercati finanziari.

L’inchiesta nazionale, che andrà a caccia di cyberattack, rientra nel piano della sicurezza nazionale informatica avviato l’anno scorso dal governo britannico e terminerà nel 2021. La cifra messa a budget è di 1,9 miliardi di sterline. Soldi ben spesi se riescono a evitare un’elezione hackerata.

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