La valutazione dell’azienda britannica specializzata nella gestione dei pagamenti è di 7,7 miliardi di sterline (circa 8,8 miliardi di euro). Gli azionisti Worldpay riceveranno 55 pence in contanti e 0,0672 titoli Vantiv per ogni azione detenuta, pari a complessive 3,85 sterline (valore basato sulla chiusura del titolo Vantiv lunedì a Wall Street a 62,51 dollari), a premio del 18% rispetto a lunedì. A operazione conclusa gli azionisti Worldpay dovrebbero detenere il 41% della nuova società, che avrà i due chief executive Charles Drucker e Philip Jansen nei ruoli di co-chief (Drucker, che guida Vantiv, sarà anche chairman). Stephanie Ferris, chief financial officer di Vantiv, manterrà l’incarico anche nella nuova società. Previa l’approvazione del deal da parte delle rispettive assemblee degli azionisti, Worldpay verrà successivamente tolta dal listino di Londra. Martedì Worldpay aveva chiuso con un balzo del 27,7% dopo avere confermato le indiscrezioni sull’approccio da parte di Vantiv ma anche di Jp Morgan Chase. Ques’ultima in teoria avrebbe tempo e possibilità di rilanciare, visto che le due società avranno fino al 1° agosto per formalizzare l’offerta, ma secondo il Wall Street Journal il colosso bancario non sarebbe intenzionato a farlo. Dopo l’annuncio Worldpay ha toccato un crollo del 7% a Londra, scendendo poco sotto il prezzo d’Opa.
Pensioni “rosa” più magre senza la previdenza complementare
Non solo gli stipendi ma anche le pensioni delle donne sono più basse di quelle degli uomini, segnalando che il gender pay gap persiste anche “a riposo“. Ma cosa si può fare? La previdenza complementare ed i Piani Individuali Pensionistici possono svolgere un ruolo decisivo nella riduzione del gender pension gap, perché offrono l’opportunità di incrementare…