Pronte le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per i buoni benzina da 200 euro
Possono accedere ai nuovi buoni benzina da 200 euro offerti dall'agenzia delle entrate i datori di lavoro privati purchè abbiano dipendenti. 
carburante

Ancora nessun commento

Possono accedere ai nuovi buoni benzina da 200 euro offerti dall’agenzia delle entrate i datori di lavoro privati purchè abbiano dipendenti. 

La platea dei beneficiari include solo i lavoratori dipendenti. 

I buoni possano essere corrisposti da subito, senza necessità di accordi contrattuali, e valgono per benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici. 

La circolare firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate specifica quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal beneficio, le modalità di erogazione e le regole da seguire nel caso in cui siano riconosciuti come premio di risultato. 

In base alla norma, possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati. A questo proposito, il documento di prassi chiarisce che rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. Sono invece escluse dall’agevolazione le amministrazioni pubbliche. 

Quanto alla categoria di lavoratori destinatari dei buoni benzina, è essenziale che si tratti di titolari di reddito di lavoro dipendente. Considerato che la norma è volta a indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possano essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali. 

I buoni benzina sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano). Sul punto, la circolare specifica che dà diritto all’agevolazione anche l’erogazione di buoni (o titoli analoghi) per la ricarica di veicoli elettrici. 

Il bonus benzina di 200 euro non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Tuir; va quindi conteggiata in maniera separata rispetto agli altri benefit, chiarisce ancora l’Agenzia. Ne consegue che, al fine di fruire dell’esenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina). 

I buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive. In questa ipotesi, l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”, nel rispetto della normativa prevista, per i premi di risultato. 

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Oscar 2024, promossi e bocciati sul red carpet

La tv si è spenta da poche ore, sintonizzata sulla notte degli Oscar 2024, conclusa la lunga maratona notturna (per noi qui in Italia) che non smette mai di stupire in termini di look e glamour. Le star del mondo di Hollywood, infatti, come sempre, hanno sfilato sul famoso red carpet nelle ore che hanno…

Leggi »

Pasqua, voli carissimi: ecco le tratte da capogiro, e le low

Con l’avvicinarsi della Pasqua, il fenomeno del “caro-voli” torna a farsi sentire. Ogni anno, in prossimità delle feste, i costi dei voli aerei lievitano in modo spropositato obbligando le persone a sborsare più del dovuto per un biglietto aereo. Secondo il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), in collaborazione con Assoutenti, le tariffe…

Leggi »

Tim verso lo scorporo della rete: cosa sta succedendo alle sue azioni

Una settimana di passione per Tim. La settimana della presentazione del nuovo Piano strategico 2024-2026, che tiene conto dello scorporo della rete (NetCo) e della fine del modello verticalmente integrato di telecomunicazioni, si è trasformata in un incubo per il management, tornato a riunirsi domenica per “analizzare” cosa è accaduto giovedì 7 marzo, il giorno…

Leggi »