Il prestito tra familiari: scrittura privata `anti` redditometro

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Tra familiari conviventi (coniugi, genitori, figli), ma anche tra parenti stretti (fratelli, sorelle, nonni, nipoti, ecc.) e` frequente il ricorso a prestiti infruttiferi per le necessita` piu` importanti (come per esempio l`acquisto di un`autovettura o di un fabbricato da destinare ad abitazione).

In considerazione del rapporto in essere tra le parti, questi prestiti non venivano in alcun modo formalizzati rappresentando piu` che altro “impegni morali”.

Oggi pero`, i nuovi strumenti utilizzati dall`Amministrazione Finanziaria per la ricerca di redditi imponibili non dichiarati (uno su tutti, il REDDITOMETRO) non consentono piu` di affrontare questi eventi senza un riscontro anche formale (vale la pena ricordare che nel processo tributario non sono ammesse le testimonianze, e tantomeno quelle dei familiari).

E` quindi di fondamentale importanza poter documentare l`origine delle somme confluite nella disponibilita` del soggetto che poi ha sostenuto la spesa. Una precisa e provata individuazione del tipo di rapporto acceso (prestito infruttifero) consente inoltre di escludere che l`elargizione possa essere interpretata come una donazione o che il concedente possa maturare interessi attivi (imponibili IRPEF).

La scrittura privata, firmata da tutti i soggetti coinvolti, necessita anche di una “data certa” che puo` essere ottenuta con varie modalita`:

– registrando la scrittura privata presso l`Agenzia delle Entrate (consigliabile in caso di importi particolarmente significativi);

– tramite l`apposizione della data certa presso un ufficio postale, in autoprestazione

– con uno scambio di corrispondenza con raccomandata a.r. senza busta

– ricorrendo alla firma elettronica dell`atto (con marca temporale)

Prestate attenzione, sia nella fase di concessione che in quella di rimborso, al rispetto delle norme antiriciclaggio e in particolare al rispetto dei limiti previsti per l`utilizzo di contanti. Il consiglio e` quello di ricorrere sempre e comunque a modalita` di trasferimento fondi “tracciate” (bonifico o assegni non trasferibili).

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