Aumenta l’usura: colpa anche del fisco aggressivo

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Allarme usura in tutta Italia. ”Nel 2012 sta dilagando l’usura in tutta Italia +164,3%, ed in particolare in Campania +189,3%, a seguito della grave situazione di difficolta’ economica in cui versano le famiglie e le piccole imprese. Il sovra indebitamento delle famiglie in Italia, a giugno 2012, e’ cresciuto del 244,1%, rispetto allo stesso mese del 2011 e l’usura e’ aumentata del 164,3%”.

Lo rilevano i dati del Centro Studi e Ricerche“Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics, elaborati per Contribuenti.it Magazine dell’Associazione Contribuenti Italiani, diffusi oggi a Bari nel corso del convegno ”Il sovra indebitamento delle famiglie e PMI italiane”
”In Italia nel 2012 sono a rischio d’usura 3.180.000 famiglie e 2.590.000 piccoli imprenditori – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione C! ontribuenti Italiani -. A settembre 2012 il debito medio delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 44.200 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 63.400 euro”.

”Al primo posto delle regioni esposte all’usura – afferma Vittorio Carlomagno presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani – troviamo la Campania +189,3%, Puglia +182,1%, Calabria + 180,2%, Liguria +177,3%, Valle d’Aosta +174,1%, Toscana +169,2%, Sicilia +166,1%, Lombardia +164,2%, Piemonte +161,3%, Abruzzo +160,9%, Emilia Romagna +159,3%, Veneto +158,8%, Lazio +157,2%, Liguria +156,3%, Friuli V-Giulia +155,6%, Umbria +154,7%, Trentino-A.Adige +153,5%, Sardegna +152,5%, Basilicata +153,9%, Marche +152,3% e Molise +151,2%.

”L’aggressione al patrimonio familiare da parte del fisco e delle esattorie – continua Carlomagno – stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese nelle mani di spregiudicati usurai”.  Contribuenti.it chiede al governo un incontro urg! ente per rivedere la legge di stabilità 2013 che penalizza solamente le fasce deboli della popolazione e le piccole imprese, sospendere la riscossione delle imposte nei confronti di tutti coloro che sono assistiti dalle benemerite Fondazioni Antiusura e, soprattutto, per riformare il fisco, accorpando la funzione di accertamento e riscossione direttamente in testa al Ministero dell’Economia e delle Finanze, per mettere al centro dell’azione la trasparenza, equita’ ed imparzialita’, abbandonando per sempre la logica del profitto.

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